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Il presidente delle Seychelles fa un appello per gli oceani da un sottomarino

14 Aprile 2019 - 21:25 Redazione
Danny Faure è andato sott'acqua per chiedere maggiore protezione per i mari del mondo

Pronunciate a 124 metri di profondità, le parole di Danny Faure, 56enne presidente delle Seychelles, sono chiare e perentorie: gli oceani puliti sono «cruciali per la sopravvivenza dell'umanità».

Il presidente si è unito a una spedizione inglese che sta scandagliando le profondità dell'Oceano Indiano, scendendo sott'acqua in un sottomarino che servirà a mappare i fondali del nostro pianeta, meno esplorati di Marte. 

«L'oceano è il cuore blu pulsante del nostro pianeta», ha detto Danny Faure, indossando una maglietta delle Seychelles «ed è sotto attacco come mai prima. Siamo riusciti a impattare questo habitat con il cambiamento climatico. Riesco a vedere la fauna incredibile che ha bisogno di protezione. Abbiamo creato questi problemi nel corso degli anni, li dobbiamo risolvere e risolvere insieme».

Un appello, quello del presidente, che arriva da uno dei Paesi insulari più a rischio dall'innalzamento del livello dei mari causato dal cambiamento climatico.  La trasmissione e la spedizione scientifica, condotta da Nekton Mission, hanno il fine di aiutare le Seychelles a proteggere il 30% delle sue acque per il 2020.

Il paese ha già un programma conservazionista: nel febbraio 2018 ha protetto 210 mila chilometri quadrati di oceano in cambio di un alleggerimento del suo debito nazionale. 

Il presidente delle Seychelles fa un appello per gli oceani da un sottomarino foto 1

ANSA |L'isola di Desroches, meta del principe William e consorte

 

 Nonostante ci forniscano metà dell'ossigeno che respiriamo, secondo l'ONU soltanto il 16% delle acque marine sotto giurisdizione nazionale sono protette. Gli oceani saranno uno dei sette temi del summit sul clima delle Nazioni Unite in programma a dicembre in Cile.

L'appello del presidente e il risultato delle ricerche (16 terabyte di dati da 25 mila metri quadrati di fondali esplorati) potrebbero influire sulla creazione di un trattato internazionale per la protezione delle acque più lontane dalla costa.

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