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Tiger Woods riscrive la storia del golf: dopo 14 anni vince l’Augusta Masters

107° titolo professionistico per la tigre e 15° trionfo in un major. I periodi bui di scandali sentimentali e arresti sembrano ormai alle spalle. Superati anche gli infortuni, per la leggenda resta solo un record da battere: i 18 titoli major di Jack Nicklaus

Non riesce a contenere la gioia Tiger Woods: a 43 anni, dopo alcuni problemi sentimentali e numerosi scandali che lo spinsero al ritiro a tempo indeterminato, è tornato a vincere a colpi di birdie l’Augusta Masters, uno dei quattro tornei più importanti della stagione professionistica maschile. Esulta, abbraccia suo figlio e può rimettersi addosso l’iconica giacca verde, la divisa sociale dei membri del club di golf più prestigioso al mondo che può essere indossata solo dal vincitore del major.


Tiger Woods si consacra definitivamente il miglior giocatore di tutti i tempi: conquista il 15° major, il quinto ad Augusta, a 14 anni dall’ultima vittoria su quel green e 11 anni dopo il suo ultimo major, quello dello Us Open 2008. Il ritorno sui campi più incredibile che questo sport abbia mai visto, dopo gli incidenti con le sue auto di lusso, gli arresti per guida in stato di ebrezza e il giro di amanti e tradimenti che distrusse bruscamente il matrimonio con la modella svedese Elin Nordegren. A tutto ciò va aggiunta una lunghissima lista di infortuni che hanno reso il suo rientro ancora più epico.


La tigre dei record

Il miracolo sportivo di Tiger Woods fa ripartire la caccia al record di un altro mito del golf, Jack Nicklaus, vincitore di 18 major: ma erano altri tempi, era un altro sport. «Io rappresento il passato, Tiger è il futuro», aveva detto lo stesso Nicklaus. Woods è comunque l’unico golfista della storia ad aver detenuto contemporaneamente tutti i quattro major annuali. Con 107 vittorie nei tornei professionistici, il golfista è diventato il primo sportivo al mondo nel 2014 ad aver superato un miliardo di dollari di guadagni tra vittorie e sponsorizzazioni.

Il ritorno del re

«Tiger sa come ci si sente in gara e mi ha trasmesso un’esperienza nuova: qualcun altro sa cosa vuol dire sentirsi, a tratti, invincibili e poi avere la sensazione che non funziona più nulla», ha detto di lui Roger Federer, altra leggenda del mondo dello sport. Il primo successo di Woods risale al 1997 quando, a soli 22 anni, conquistò il suo primo major. Poi arrivarono gli incidenti, le foto segnaletiche della polizia e le prime pagine dei giornali scandalistici di tutto il mondo.

Ma il regno di Tiger Woods non era destinato a finire così: nessun giocatore, da solo, è mai riuscito a cambiare i fondamentali del golf quanto lui. Molti dei suoi avversari di oggi non avevano mai provato cosa volesse dire competere con il vero Woods. Adesso, nonostante la gioia e le lacrime di una leggenda che rivela il suo lato umano abbracciando i famigliari sul green, sanno quanto possa essere feroce una tigre che punta la sua ultima buca.