Bruciata nel Milanese la statua della staffetta partigiana uccisa dai fascisti

Un gesto «orribile e pericoloso che conferma il rigurgito di fenomeni fascisti», dice Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della sinistra europea

Bruciata e parzialmente danneggiata a Vighignolo,nella notte tra Pasqua e lunedì 22 aprile, la statua dedicata alla partigiana Giulia Lombardi. Riconosciuta come “Staffetta” dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, venne uccisa dai fascisti nel 1944, a 22 anni.Vighignolo è una frazione del comune di Settimo Milanese in provincia di Milano. La statua, realizzata in legno di noce, era stato inauguratail 14 aprile scorso dalle sezioni Anpi di Cornaredo e Settimo Milanese, alla presenza dei sindaci dei due paesi.


«La cosa ci addolora ma non ci stupisce perché purtroppo in questi ultimi anni, contestualmente all’ascesa dei partiti populisti e sovranisti, abbiamo assistito al progressivo sdoganamento di un linguaggio di intolleranza e di odio a cui sono seguiti atti spesso sfociati in vere e proprie violenze fisiche», si legge sulla pagina Facebook di Insieme a Sinistra.«Anche Settimo Milanese non è immune da questi fenomeni, come testimoniano la diffusione di volantini e le scritte inneggianti al nazismo apparse nel corso degli anni in alcuni luoghi pubblici».


Un gesto«orribile e pericoloso che conferma il rigurgito di fenomeni fascisti», dicePaolo Ferrero, vicepresidente del Partito della sinistra europea e candidato per la lista La Sinistra. Ecco perché domani, martedì 23 aprile, ci sarà «una grande mobilitazione»a Cornaredo. Si tratta, dice Ferrero, della «migliore risposta popolare e partecipata alla bravata fascista». «Siamo davanti all’ennesima provocazione fascista in provincia di Milano, a pochi giorni dal 25 aprile. Qualcuno ha deciso di scagliarsi contro questo simbolo del popolo italiano che ha combattuto il nazifascismo e ne ha pagato un terribile prezzo».

https://www.facebook.com/InsiemeaSinistraSaraSantagostinoSindaco/posts/462861324462261?__xts__[0]=68.ARBsK2wDEoS0dxMds1Tr5FOJkzcJuztn8oh2T2SRLArVDwl6XAkUdNFL9XNQH6K9NosZCTV4fIJIJC8KnIzOv9aXZ7xGyyOnwaXBgUi1KEa6KxiirZEFqJmkkNs5RJ76fPFjnExk4L2Sqb4LFpN3XY_dG7vy-j8k6uxn0niiIvQQt-87f6yT7SGvZqI37w-blm5Vi30Ln10cmSh2_I1RHnS72r2bJmIL7zXWT7D_x_fvDiCV1MmxiEpQvJSeFdXMSoS6BVaUcRH709lVdzGKTToc7xhy3HN_33iD1luChnTgey9UqGWOX3Loxsb1o2f0iNLTUTPCKk6oSVDmuerRtdw&__tn__=-R

Chi era Giulia Lombardi

Giulia era un'operaia di Vighignolo. Quando è stata uccisa, non aveva ancora compiuto 22 anni. È morta il26 maggio 1944: come si legge sul sito della Pro Loco di Settimio Milanese, quel giorno «si era avviata a piedi, assieme ad altre due amiche, sulla strada che da Vighignolo porta a Cornaredo; le ragazze erano dipendenti della MAIM (Manifattura Abbigliamenti Industriali) e camminavano svelte per raggiungere il posto di lavoro». Giulia camminava fra le due compagne. Alle 7 e mezzo, nei pressi diCornaredo, le tre ragazze venneroraggiunte da alcuni colpi d’arma da fuoco. «Delle tre solo Giulia fu l’unica ad essere colpita a morte, inutili furono i tentativi di salvarla».

A sparare, si legge ancora sul sito dellaPro Loco, un caposquadra della GNR, la Guardia Nazionale Repubblicana istituita dalla Repubblica di Salò,«durante uno dei tanti rastrellamenti che avevano l’obiettivo di arrestare renitenti di leva e partigiani». Chi sparò scrisse poi sul rapporto «che l’uccisione della ragazza era stato un incidente, in quanto era stata colpita per sbaglio nell’ambito del tentativo di arresto di un individuo che si era dato alla fuga».Ai funerali di Giulia Lombardi, riportano ancora le cronache,«partecipò tutto il paese ed i giovani colleghi della MAIM, molti dei quali membri della Resistenza della zona».

25 aprile

È la vigilia di un 25 aprile che oggi divide il governo. Alle celebrazioni per la festadella Liberazione dalla dittatura nazifascista non parteciperà, come è noto, il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini. Nè parteciperanno i ministri leghisti.

Il principale appuntamento per celebrare il 74esimo anniversario della Liberazione sarà quello di giovedì a Milano, con un corteo che parte alle 14 in corso Venezia per dirigersi verso piazza Duomo.

Previsti gli interventi dei principali esponenti dell'Anpi: la presidente nazionale Carla Nespolo, il presidente dell'Anpi milanese, Roberto Cenati. Con loro il presidente dell'Aned, l'associazione nazionale deportati nei campi nazisti, Dario Venegoni. Ci saranno anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, la segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, e i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Carmelo Barbagallo. Per l'esecutivo, l'unico presente, a titolo personale, sarà il sottosegretario Stefano Buffagni del Movimento 5 Stelle.

In copertina Giulia Lombardi | Pro Loco Settimio Milanese

Leggi anche: