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Leva obbligatoria: ecco come funziona nei Paesi europei

Matteo Salvini è tornato a chiedere la reintroduzione del servizio militare obbligatorio, ma la Difesa blocca ancora la proposta del vicepremier. In Italia la naja è stata ufficialmente sospesa dal primo gennaio 2005. Qual è la situazione in Europa?

Durante un comizio a Pinzolo, in provincia di Trento, intervenendo davanti a un gazebo della Lega per le elezioni suppletive del 26 maggio, Salvini ha rispolverato uno dei suoi cavalli di battaglia: la leva obbligatoria. Il ministro dell’Interno ha proposto ancora una volta la reintroduzione del servizio militare, ma dal ministero della Difesa è arrivato un secco no. Già in passato, Elisabetta Trenta, ministro della Difesa, aveva sottolineato che la grande competenza e professionalità delle forze armate italiane, composte da personale che svolge l’attività a tempo pieno, non consentirebbe l’integrazione di neofiti dell’arma.

In Italia il servizio di leva è stato sospeso dalla Legge Martino il primo gennaio 2005, mentre già dal 2001, con la legge n.64, fu istituito il Servizio Civile Nazionale: attività rivolta ai cittadini italiani tra i 18 e i 28 anni, uomini e donne, che vogliono dedicare un anno della loro vita per mettersi al servizio della comunità, partecipando a progetti di interesse collettivo sia in Italia che nel resto del mondo.

L’idea di una nuova “naja” era stata rilanciata da Salvini lo scorso agosto tramite un sondaggio sul suo account Twitter: «Reintrodurre il servizio militare e civile per ricordare ai nostri ragazzi che, oltre ai diritti, esistono anche i doveri. Siete d’accordo?», aveva chiesto il vicepremier ai suoi follower.

«Per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti». Lo scorso febbraio Salvini aveva depositato in Parlamento un disegno di legge per reintrodurre la naja su base regionale. Dalla durata di sei mesi, servirebbe per affrontare la minaccia del terrorismo: «Penso che di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo, un esercito di leva sia meglio per la democrazia», aveva detto.

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La leva obbligatoria in Europa

Se la proposta dovesse passare, l’Italia tornerebbe, come accade in alcuni Paesi europei, ad avere parallelamente alla possibilità di svolgere un servizio civile anche una leva militare. Ma la maggior parte di questi Paesi prevede l’obiezione di coscienza, ovvero il rifiuto di partecipare alla leva per motivazioni basate su “profondi convincimenti religiosi, filosofici o morali”. In tal caso viene permesso di svolgere in sostituzione un periodo di servizio civile nazionale.

Austria

Il servizio di leva è obbligatorio e dura 8 mesi. Tuttavia, esiste un servizio civile per gli obiettori di coscienza della durata di 12/14 mesi o due anni se si tratta di cooperazione allo sviluppo. Il civic service sta a indicare invece un impegno part-time nel settore pubblico, una sorta di servizio civico che si avvicina in parte all’istituto del servizio civile pur allontanandosene nella forma.

Francia

Dal 2000, Parigi ha iniziato a emanare una serie di norme tese a promuovere e riconoscere l’impegno volontario dei giovani, fino alla più recente legge del 2006 con la quale è stato istituito il servizio civile volontario. L’istituto ha una durata minima continuativa che va dai 6 ai 12 mesi, è aperto ai giovani tra i 16 e i 25 anni e permette loro di rendersi utili alla collettività. Il servizio può essere svolto in diversi settori, tra cui la prevenzione, la sicurezza e la difesa civile, sia in Francia che all’estero (volontariato di solidarietà internazionale).

Germania

La leva obbligatoria è stata mantenuta ma c’è la possibilità sia di svolgere il servizio civile in alternativa a quello militare sia di poter scegliere tra due grandi programmi di servizio volontario, che costituiscono un’offerta di formazione per i giovani collegata all’impegno in istituzioni di tipo sociale o ecologico.

Paesi Bassi

Il servizio militare obbligatorio è scomparso nel 1996. Nel Paese è tuttavia in corso un ampio dibattito sul tema del volontariato e, in particolare, il dilemma riguarda la possibilità o meno di introdurre un anno di servizio alternativo obbligatorio per i giovani. Non si parla propriamente di servizio civile, ma le finalità appaiono le stesse, dato che si discute sulle modalità permettere ai giovani di impegnarsi per la comunità.

Spagna

Dal primo gennaio 2002 non esiste il servizio militare obbligatorio. La Costituzione del 1978 prevedeva la possibilità di istituire il servizio civile alternativo attraverso l’obiezione di coscienza. Dopo un confronto con le ong e il sindacato, il governo ha deciso di rinunciare a una legge sul servizio civile per favorire lo sviluppo del volontariato.

Svizzera

Il servizio civile esiste da dieci anni ed è stato finora scelto da oltre 15 mila giovani, quale alternativa agli obblighi di leva. Gli obiettori di coscienza sono chiamati a svolgere per 18 mesi lavori di pubblica utilità, ad esempio in ambito di sanità, sociale, ambiente, aiuto umanitario e aiuto allo sviluppo (anche all’estero).

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