25 aprile: il corteo dei partigiani a Milano

di OPEN

Il corteo organizzato per celebrare la Liberazione torna in piazza. E a sfilare sono almeno 70 mila

«Via via fascismo e nazismo». Il corteo dell'Associazione Nazionale per i Partigianisfilaa Milano per celebrare la festa della Liberazione. Una moltitudine di persone e di bandiere ha percorso il cuore della città, partendo alle 14 da corso Venezia fino ad arrivare al Duomo.


Anche il segretario del PdNicola Zingaretti e il sindaco della città, Giuseppe Sala,si sono unitiai manifestanti. Sulle note di "Bella Ciao" intonata dalla banda del Comune di Milano, migliaia di persone hanno dato inizio alla festa in strada ballando, cantando e sventolando le bandane.


La stessa canzone, simbolo della Resistenza partigiana, è stata suonata in occasione della deposizione della corona d'alloro in Piazzale Loreto. Il 24 aprile un gruppo di ultrà neofascisti aveva esposto in corso Buenos Aires – viale prossimo alla piazza – uno striscione inneggiante a Benito Mussolini.

Video Vista/Alexander Jakhnagiev

Voci dal corteo

«Siamo qui perché il 25 aprile è una festa che ha liberato l'Italia»,dice una manifestanteche, nonostante la pioggia, sorride entusiasta.«Dopo questafesta mio papà è tornato dalla guerra, è tornato dalla sua famiglia. Abbiamo ricominciato a vivere».

«Quest'anno è particolarmente importante perché ci sono stati dei dibattitiincresciosi ai quali bisogna rispondere. E oggi, se si può, bisogna esserci».

«La resistenza è la prova che la frase di Churchill è falsa (Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani, ndr)», dice un giovanissimo manifestante. «Gli italiani anche oggi sanno che il loro modo di vivere nasce dalla Resistenza, e siamo qui per dimostrarlo».

Nei pressi di Piazza San Babila, un gruppo di manifestanti pro-Palestina haapplaudito alpassaggio dei reduci dai lager: «Siamo tutti antifascisti»hanno gridato.

«Il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura», ricorda l'Anpi. «È il canto corale delle origini autentiche della nostra Repubblica. Viva la Resistenza, viva la Costituzione, viva l'Italia».

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