Noemi, i medici: «Rimangono critiche le condizioni del polmone sinistro»

Le analisi hanno evidenziato una buona funzionalità del polmone destro, ma rimane critica la condizione di quello sinistro, seriamente compromesso nella sparatoria

Continuano a rimanere critichele condizionidi Noemi, la bambina di 4 anni coinvolta in una sparatoria a Napoli lo scorso 3 aprile. «Nella giornata di oggi la bambina è stata sottoposta auna nuova Tac polmonare con contrasto che ha evidenziato una buona funzionalità del polmone destro mentre permangono le criticità a quello sinistro». Èquanto si legge nel bollettino medico diramato dall'ospedale Santobono sulle condizioni della piccola Noemi ferita venerdì scorso a Napoli.


«È stata praticata una broncosopia al polmone sinistro per disostruire i bronchi da coaguli. Il polmone destro è ben espanso eha buona funzionalità – si legge ancora – continua il monitoraggio di tutti i parametri vitali. Le sue condizioni cliniche continuano ad essere gravi e la prognosi è ancora riservata».


Le analisi effettuate questa mattina e la nuova Tac «eranogià previste, dopo il quarto giorno di ricovero – hanno detto all'ANSA fonti sanitarie».

A preoccupare i medici continu a esserein particolare la funzionalità del polmone sinistro, danneggiato dal proiettile, di tipo blindato, che lo ha attraversato. Come spiegato nei giorni precedenti dai dottori che l'hanno in cura, la pallottola avrebbe sfiorato l'aorta, e portato con sè alcuni tessuti. Uno dei chirurghi che l'hanno operata, Giovanni Gaglione, ha spiegato come la lesione riportata sia:«Una vera e propria ferita da guerra. La pallottola è entrata dalla spalla destra. Aveva distrutto una scapola, una costa, una vertebra e poi aveva attraversato due polmoni. Lungo la traiettoria la pallottola era passata anche vicino al cuore».

Il bollettino medico diffuso ieri parlava di una situazionestabile, ma grave. Imedici hanno assicurato di prestare«la massima attenzione alle condizioni del polmone sinistro – quello più compromesso dal proiettile – per verificarne la vascolarizzazione».

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