La Camera boccia la proposta di abbassare l’Iva sugli assorbenti

In Italia gli assorbenti sono considerati beni di lusso e sono tassati al 22%. L’emendamento voleva portare la tassazione al 5%

Bocciato alla Camera l’emendamento del Pd alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, sottoscritto dalle opposizioni, di abbassare l’Iva sugli assorbenti al 5%. Con 353 voti contrari e soltanto 189, la Camera ha respinto la norma. In Italia, agli assorbenti resta applicata l’aliquota ordinaria, al 22%, mentre persino i tartufi sono tassati meno (5%) perché deperibili.


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Alice Skinner |

Le motivazioni

La misura risulta infatti troppo cara: dai calcoli della Ragioneria il costo sarebbe di 212 milioni per portare l’Iva dal 22% al 10% e di oltre 300 milioni per portarla al 5%, ha detto la presidente della commissione Bilancio, Carla Ruocco. L’opposizione ha protestato dopo il voto. 

Enza Bruno Bossio, deputata del Pd e prima firmataria della proposta di legge presentata a Montecitorio, aveva spiegato: «Questa tassa produce un costo, ma anche un rischio per la salute perché per risparmiare magari si comprano prodotti meno buoni». Già nel 2016, Pippo Civati si era fatto paladino di questa proposta, anche allora senza successo. 

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