Rivolta nel carcere di Poggioreale: «Celle devastate e minacce alla polizia penitenziaria»

La protesta è rientrata in serata, tutti i detenuti sono tornati in cella: ingenti i danni, nessun ferito

Tensione altissima per diverse ore nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove – secondo quanto riferito dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe – c’è stata una «violenta rivolta da parte della quasi totalità dei detenuti» ristretti nel padiglione Salerno (circa 220).


La protesta, dopo alcune ore, è rientrata al termine di una trattativa condotta dal comandante del reparto di polizia penitenziaria dell’istituto e dal provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria.


Cosa è successo

I detenuti avrebbero «sfasciato interamente parte del padiglione Salerno» e avrebbero «minacciato gli agenti di polizia penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive coi piedi di legno dei tavoli e coi manici di scope». Il motivo della rivolta? Il mancato trasferimento in ospedale di un detenuto con febbre alta. Nessun ferito, invece, tra detenuti e agenti; ingenti i danni.

Situazione difficile

A Poggioreale, stando alle stime del sindacato di polizia giudiziaria, sono quasi 2.400 i detenuti controllati da agenti della penitenziaria sempre «più al centro di eventi critici».

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