In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIEgittoHamas

Egitto, l’ex presidente Morsi muore durante il processo. È stato di allerta nel Paese

17 Giugno 2019 - 18:23 Redazione
L'ex leader del partito affiliato ai Fratelli Musulmani, eletto democraticamente dopo la Primavera Araba, era stato deposto da un golpe nel 2013. In seguito alla sua morte è stato dichiarato lo stato di allerta

È morto Mohamed Morsi. L’ex presidente egiziano, 67 anni, a quanto riporta la televisione di Stato, sarebbe collassato e poi morto d’infarto in aula, durante l’udienza. Morsi è stato il primo presidente democraticamente eletto del Paese dopo la Primavera Araba del 2011, che ha deposto Hosni Mubarak.

In molti speravano che il governo di Morsi, appartenente ai Fratelli Musulmani, avrebbe segnato una svolta in Egitto, che usciva da decenni di autocrazia. Ma il suo governo è stato fin dall’inizio in difficoltà, contestato dalla piazza e osteggiato dall’ apparato militare. Nel 2013, Morsi è stato deposto con un colpo di Stato militare e Abdel Fattah el-Sisi ha preso il suo posto, infrangendo i sogni democratici del Paese.

Dopo la sua deposizione, il governo sostenuto dall’esercito ha dichiarato i Fratelli Musulmani un’organizzazione terroristica, mettendoli fuori legge. L’ex presidente è stato coinvolto in molti processi altamente politicizzati. Al momento della sua morte, Morsi era, insieme ad altri 28 imputati, indagato per spionaggio. L’ex presidente avrebbe facilitato, durante la rivoluzione del 2011, l’entrata nel Paese di combattenti di Hamas dalla Striscia di Gaza, e di aver aiutato dei prigionieri a evadere, fornendo loro anche delle armi.

Secondo Ken Roth, direttore di Human Rights Watch, le condizioni di salute di Morsi, in grave deterioramento, erano state ignorate. Era infatti il 31 marzo quando il figlio Ahmed Morsi aveva lanciato l’allarme, affermando che il padre non stava ricevando assistenza medica.

Sempre il marzo un comitato parlamentare indipendente del Regno Unito aveva affermato che Morsi era rinchiuso nella prigione di Tora in condizioni che non rispettavano né gli standard europei o internazionali, scrive il Middle East Monitor. Il comitato aveva avvisato che queste condizioni avrebbero accelerato la morte di Morsi, che soffriva di diabete e problemi ai reni.

In seguito alla morte dell’ex presidente il ministero dell’Interno egiziano ha dichiarato lo stato di allerta. Sulle strade del Cairo sono state rafforzate le misure di sicurezza poiché si temono proteste da parte della popolazione.

Articoli di ESTERI più letti