Cambogia, 24 morti nel crollo di un palazzo in costruzione: arrestati tre cinesi

Sihanoukville è una località turistica che sta diventando sempre più popolare, anche per la corposa presenza di investitori di Pechino

Si affievoliscono le speranze di trovare qualcuno in vita tra le macerie: un palazzo di sette piani in costruzione è crollato all’improvviso sugli operai a lavoro nell’edificio. È successo a Sihanoukville, nel sud-ovest della Cambogia. Le vittime accertate sono 24, ma il numero potrebbe aumentare.


I responsabili

La polizia ha arrestato tre cinesi e ha fermato un cambogiano. Quest’ultimo è il proprietario del terreno sul quale si stava costruendo il palazzo: è già sottoposto a interrogatorio. I tre uomini cinesi sono invece: il proprietario dell’edificio, il capo della società di costruzioni e l’appaltatore. I lavori erano in uno stato molto avanzato: l’80% dell’opera era già costruita.


L’exploit turistico

Sihanoukville è recentemente diventata una meta turistica molto popolare, soprattutto tra i russi benestanti che possono permettersi un viaggio in Cambogia. Per anni, invece, è rimasto un piccolo villaggio di pescatori frequentato solo da turisti occidentali in cerca di location meno battute, alternative.

Investimenti del dragone

Gruppi imprenditoriali e agenzie del governo cinese hanno incentivato gli investimenti a Sihanoukville. Giunti in massa nell’ultimo decennio, gli investitori cinesi hanno dato il via a una vera bolla immobiliare: su Booking.com, in quello che era semplicemente un villaggio, adesso si possono prenotare 77 strutture ricettive e decine di alberghi di proprietà cinese sono in costruzione. Nel paesino sono stati aperti anche oltre 50 casinò, anche questi appartenenti a imprenditori cinesi.

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