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Cinque cose che ho imparato in un giorno senza smartphone (o quasi)

in collaborazione con Nokia smartphones

I “feature phone” sono telefoni di piccoli dimensioni, tendenzialmente senza connessione internet. Molto utili quando si vuole disintossicarsi un po’ dalla tecnologia

Fear of missing out, in acronimo: Fomo. È l’ansia di essere tagliati fuori, di perdersi una qualsiasi interazione sociale, un evento, un aggiornamento sulla vita dei nostri amici. Un’ansia che si collega spesso all’uso degli smartphone. È quella di chi aggiorna compulsivamente la bacheca di Instagram per vedere cosa stanno facendo gli amici o quella di Twitter per capire cosa sta accadendo nel mondo. Ma è quella anche di chi controlla mai e WhatsApp di continuo, per non lasciarsi scappare neanche un messaggio, una foto, un meme. Certo, esiste una differenza, clinica, tra avere questa forma d’ansia e, semplicemente, essere un po’ troppo attaccati al proprio smartphone. Un attaccamento di cui spesso non ci si rende conto, visto che questo dispositivo è entrato un passo alla volta nella nostra quotidianità.

Provare a staccarsi, almeno una volta, può essere utile. A volte lo si può fare per scelta. Lasciarlo a casa e leggere un libro nel parco più vicino. A volte serve farlo per necessità, quando ad esempio ci si ritrova a dover fare una vacanza di qualche giorno in posti in cui non c’è una connessione e nemmeno una presa della corrente. Insomma, a volte può capitare di avere bisogno di un feature phone un telefono dall’autonomia quasi infinita che rinuncia a funzioni che abbiamo, col tempo, cominciato a ritenere essenziali

Tutti i colori del Nokia 3310

Nokia 3310, il passato si aggiorna e torna in tasca

Nel 2017 Nokia ha lanciato la nuova versione del 3310. Il primo telefono di massa, con oltre 126 milioni di esemplari venduti. È stato annunciato il 1° settembre del 2000, e per gli anni successivi ha colonizzato il mondo dei telefoni. Le sue caratteristiche sono diventate ormai continua fonte di meme: batteria ai limiti dell’infinito, resistenza agli urti, e presenza irrinunciabile di Snake. Quando Nokia ha deciso di rilanciare questo smartphone, per un qualche mese la notizia è rimbalazata in tutto il settore. La nuova versione del 3310, non poteva essere propriamente uno smartphone, visto lo schermo che doveva restare piccolo e i tasti fisici. Lo storico modello quindi si è presentato nella forma di feature phone.

La nuova versione del 3310 ha uno schermo a colori da 2,4”, una fotocamera da 2 Megapixel, un’uscita jack 3.5 per ascoltare radio e musica. La connettività è 2G, una caratteristica che limita l’accesso a internet in caso di emergenza. La batteria non si smentisce. I produttori garantiscono 22 ore di telefonate e oltre un mese di durata in standby.

Come cambia una giornata con un feature phone

Ci sono due modi per passare un giorno con solo un feature phone. Il primo è paradossalmente quello più semplice. Ossia passare una normale giornata lavorativa, circondati da tutti gli altri dispositivi che usiamo ogni giorno. Con un pc davanti, con la tv smart e i tablet quando torniamo a casa. Per una prova un po’ più veritiera invece è meglio staccare completamente dalla routine e buttarsi a fare trekking su qualche sentiero. Non serve stare via per una settimana in mezzo alle montagne. Basta un giorno per scoprire cinque cose che uno smartphone fa dimenticare facilmente.

1. Detox da Internet

Con la versione 2017 del Nokia 3310 c’è un modo per accedere a internet. Bisogna andare sul browser Opera, scegliere dalla schermata l’indirizzo del sito sui cui vogliamo andare e muoverci nelle pagine con i tasti fisici del telefono. Lo schermo infatti non è touch. Insomma una navigazione difficoltosa, utile forse per le emergenze ma non certo per sollevare i momenti morti. E così dopo i primi tentativi di navigazione e dopo qualche pensiero del tipo «Potrei chiedere a quei ragazzi di farmi usare il loro smartphone, solo una volta», si viene a pace col fatto che per quel giorno le story di Instagram e i post delle pagine politico-satiriche di Facebook possono aspettare, esattamente come le mail di lavoro o i messaggi degli amici. Il pensiero diventa un altro: «Se qualcuno ha bisogno di me, può sempre chiamarmi».

Questa consapevolezza può durare anche tutto il giorno. Poi però, arrivati a casa, troveremo il nostro smartphone intasata di messaggi Whatsapp con amici che hanno già mobilitato la Farnesina dopo qualche ora senza vedere le spunte blu sulla nostra chat. Forse in Occidente è diventato impossibile vivere senza smartphone, ma qualche detox ciclico può solo fare bene.

2. Non avete un oggetto prezioso in tasca

I costi dei feature phone sono spesso contenuti. Il Nokia 3310 si può trovare sui 40 euro e la fascia di prezzo per modelli con caratteristiche simili è più o meno quella. Pensare a questo dato, unito alla loro resistenza e alla batteria che dura per giorni, porta anche a non preoccuparsi troppo di avere in tasca un dispositivo che, normalmente, costerebbe quasi come un pc. Il feature phone si può far cadere, graffiare, può anche cadere in acqua. Tendenzialmente non si romperà, ma anche se dovesse succedere c’è sempre uno smartphone a casa pronto ad accogliere la nostra scheda Sim.

3. Quella macchina fotografica nell’armadio

Il passaggio ormai è veloce. Soggetto, foto, social. Ci troviamo davanti a un bel panorama, a un fiore o un sorriso che meritano di essere ricordati. Tiriamo fuori il telefono, scattiamo un immagine e poi condividiamo subito tutto, aspettando l’arrivo dei like che confermano la nostra scelta. Una testimonianza diretta della nostra vita, resa ancora più semplice dalle fotocamere sempre più potenti montante sugli smartphone. Partire per una viaggio con un telefono che ci permette da fare foto da 2 Mp cambia un po’ la prospettiva.

Le nostre foto non saranno certo belle come quelle a cui siamo abituati e per evitare di non avere nemmeno un ricordo della giornata, forse è meglio mettere nello zaino una Reflex ricevuta un Natale di qualche anno fa. E così si riscopre anche un’attenzione diversa per la fotografia. Una scelta più attenta di quando estrarre la macchina fotografica, di quale inquadratura scegliere, di quanto aprire o chiudere l’otturatore.

Lago di Lecco, il Sentiero del Viandante

4. Concentrarsi senza il brusio dei messaggi

È difficile calcolare il numero di messaggi che riceviamo tutti i giorni. Il sito internetlivestats.com monitora le attività svolte su tutte le piattaforme principali ogni giorno. In un normale lunedì di inizio estate, prima dell’ora di pranzo, il numero di mail mandate può toccare i 202 miliardi, quello dei video visti su YouTube i 5 miliardi e e quello delle foto postate su Instagram i 60 milioni.

Avere sempre una mail a cui rispondere o un messaggio WhatsApp da leggere potrebbe farci sentire più produttivi. Ma disperde anche un sacco di energie. E questo diventa chiaro quando quelle mail e quei messaggi si lasciano perdere. Certo, non è che dopo un giorno senza smartphone le nostre capacità di concentrazione diventeranno strabilianti, ma un attenzione un po’ più alta verso quello che ci circonda è un effetto positivo da non sottovalutare.

5. Il retrogaming non è così male

Mentre le produzioni dei videogiochi acquisiscono numeri da kolossal cinematrografico, mentre i pc da gaming diventano sempre più potenti e le grafica sempre più definita, esiste una nicchia di persone che ha deciso di lasciare perdere le nuove tendenze del mercato. Sono i giocatori che preferiscono il retrogaming, quella corrente che punta a videogiochi e console del passato.

Il Nokia 3310 in qualche modo è legato a questo mondo. Non permette di installare app al di fuori di quelle già inserite nel sistema operativo. Non male. Perchè nei momenti di noia c’è una voce del menù che riporta immediatamente a tutte le ore passate davanti a quel piccolo schermo verde e nero. Tra i giochi installati nel telefono c’è infatti l’intramontabile Snake, solo in una versione più colorata.