CasaPound, rimossa la scritta dallo storico stabile occupato di via Napoleone III. Raggi: «È solo l’inizio»

Il 25 luglio la sindaca aveva fatto un blitz per consegnare un verbale che imponeva al movimento di rimuovere il nome dalla facciata

Tempo fa era apparso uno striscione in via Napoleone III a Roma che così recita: «Questo è il problema di Roma». Si trova esattamente sopra la scritta CasaPound, sulla facciata esterna dello stabile del movimento di estrema destra.


Ora, però, rimarrà solo lo striscione: la scritta CasaPound è stata rimossa. A toglierla sono stati gli stessi attivisti – in presenza anche del direttore di Primato Nazionale Davide Di Stefano e del direttore editoriale di Altaforte, la casa editrice vicina al movimento, Andrea Antonini – in vista dell’operazione di rimozione prevista domani mattina per lo scadere del tempo concesso dal Campidoglio.


Presente anche la prima cittadina, Virginia Raggi, che ha dichiarato: «È solo l’inizio. Ora va sgomberato l’immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto. Va ripristinata la legalità. Fino in fondo». E poi ha aggiunto: «Togliete anche lo striscione».

Il 25 luglio la sindaca aveva fatto una visita a sorpresa agli occupanti e militanti del palazzo nel quartiere Esquilino della Capitale. Insieme alla polizia locale del Campidoglio, Raggi ha consegnato un verbale di notifica che imponeva a CasaPound l’eliminazione della scritta dalla facciata, da lei definita «simbolo della prepotenza».

«Gli occupanti di CasaPound – aveva detto la sindaca – hanno 10 giorni di tempo per rimuovere autonomamente la scritta in marmo affissa sopra all’edificio di via Napoleone III, occupato da fine 2003 dal movimento di estrema destra». E così è stato.

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