È morto il fumettista Massimo Mattioli, padre di Pinky e Squeak the Mouse

Splatter e leggero, naif e underground, il leitmotif del lavoro di Mattioli è quello stile, squisitamente pop

È morto Massimo Mattioli, uno dei fumettisti più influenti al mondo. Si è spento venerdi 23 agosto a settantacinque anni, nella sua casa di Roma in seguito a una breve malattia. Splatter e leggero, naif e underground, il leitmotif del lavoro di Mattioli è quello stile, squisitamente pop.


I suoi personaggi più celebri sono quelli pubblicati su Frigidaire, come Squeak the Mouse, a cui pare che Matt Groening si sia ispirato nella creazione di Grattachecca e Fichetto, la serie nella serie all’interno dei Simpson. L’originale è stato censurato negli Stati Uniti prima ancora di essere distribuito per il suo carattere porno-splatter. Celebre anche Pinky, coniglio rosa fotoreporter, per anni pubblicato sul Giornalino.


Mattioli, nato nel 1943 a Roma, ha collaborato per tutta la vita con giornali italiani e stranieri. Nel 1977 ha fondato insieme a Stefano Tamburini Cannibale dove ha pubblicato per la prima volta le storie di Joe Galaxy. Numerose le collaborazioni con Il Vittorioso (Il vermetto SighCucùSegnaletica), con la rivista inglese Mayfair e quella francese Pif Gadget, per la quale da Parigi creò M le magicien.

Nel 1971 il fumettista ha ricevuto il Prix Phe’nix, poi lo Yellow Kid a Lucca Comics nel 1975, seguito dal Romics d’Oro nel 2009 e il Premio Micheluzzi nel 2010 e nel 2012. Ha disegnato illustrazioni per Vogue e Vanity Fair. Negli ultimi anni il fumettista è apparso di rado in pubblico, tenendo comunque a precisare di essere in possesso di un enorme archivio di lavori non ancora pubblicati.

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