Per il Viminale «rimane confermato il divieto di ingresso e sbarco per una nave che non rispetta le leggi»
Nella mattina del 28 agosto, la nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans ha salvato circa cento persone che si trovavano su un gommone alla deriva al largo della Libia. Tra i soccorsi, 26 donne di cui almeno 8 incinte, 22 bambini di meno di 10 anni e almeno altri 6 minori.
In serata sono stati fatti sbarcare «i bambini, le donne incinta e i naufraghi poù vulnerabili». Lo ha annunciato Mediterranea dai suoi canali social, spiegando però che a bordo restano ancora 34 persone.
Divieto di ingresso
Alle ore 6 del 29 agosto, la Mare Jonio aveva raggiunto il limite delle acque territoriali a sud di Lampedusa. Il Viminale aveva scritto di aver «bloccato la nave dei bambini a 13 miglia da Lampedusa»: «Questa mattina, alle 7, la motovedetta CP312 della Guardia Costiera ha affiancato la Mare Jonio per fare salire a bordo due ufficiali della Guardia di Finanza, che ci hanno notificato il decreto brevi manu»si legge sul sito della Mediterranea Saving Humans.
Un esecutivo all’insegna della novità. Diversi passaggi del discorso di Conte, seguito a un colloquio di circa 50 minuti con il presidente della Repubblica, vanno a rimarcare l’intenzione di prendere le distanze rispetto al governo giallo-verde. «Un governo per, e non contro» l’Europa, le persone svantaggiate. Un segnale di quella discontinuità alla quale si sono appellati i gruppi politici che andranno a formare la nuova maggioranza a trazione giallo-rossa.
Il tempo stringe
Poi, la volontà del presidente del Consiglio incaricato di fare presto: «Dobbiamo metterci subito all’opera per una manovra che contrasti l’aumento dell’Iva – ha detto -. Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo perduto per consentire all’Italia di svolgere un ruolo da protagonista».
Toni propositivi
«Non sarà un governo “contro”. Sarà un governo “per”, per il bene dei cittadini, per modernizzare il Paese e rendere la nostra Nazione competitiva, ma anche più giusta, solidale, inclusiva. Realizzerò un governo nel segno della novità. Questo è il momento di un’ampia stagione riformatrice».
L’agenda di Conte
«Mi ripropongo di creare una squadra di lavoro che si dedichi incessantemente a offrire un Paese migliore per i nostri figli. Nell’istruzione, nell’innovazione, nell’ambiente, nella protezione dei mari, nelle infrastrutture, nelle energie rinnovabili. Che tuteli il patrimonio artistico. Che rimuova le disuguaglianze territoriali e di genere».
E ha auspicato che l’Italia «sia un riferimento internazionale per la protezione delle persone con disabilità. Un Paese che non lascia sfuggire i propri giovani all’estero, ma che diventi attraente per le intelligenze straniere. Un mezzogiorno rigoglioso, di ricchezze umane e culturali. Un Paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione. Dove le tasse le paghino tutti».
La rottura con il passato
Conte ha rimarcato la distanza dall’ormai ex vicepremier Matteo Salvini: «Ho superato le perplessità di provare una seconda esperienza di governo perché consapevole che ho cercato solo il bene comune per i cittadini, non guardando agli interessi di parte o politici. Questi valori, questi elementi di coerenza li userò per iniziare il nuovo governo».
Il riferimento al leader leghista appare chiaro: «Il principio di rispetto delle regole è qualcosa per me irrinunciabile. Aggiungo che esistono valori non negoziabili per questo nuovo governo. E sono: il primato della persona, il lavoro, l’uguaglianza, il rispetto delle istituzioni, il principio di laicità e nel contempo di libertà religiosa. Ancora, la difesa degli interessi nazionali e l’integrazione Atlantica ed europea».
E ha concluso spiegando il prossimo step per l’insediamento del nuovo esecutivo: «Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e sottoporgli le nomine relative ai ministeri».
Giuseppe Conte ha accettato con riserva l’incarico di presidente del Consiglio: ad annunciarlo, qualche attimo prima che il giurista si presenti alla stampa, Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica.
L’arrivo al Quirinale
Atteso per le 9:30, si presenta con perfetto tempismo Giuseppe Conte: il presidente della Repubblica l’ha convocato per conferirgli l’incarico di formare una squadra di governo a maggioranza Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Le consultazioni hanno dato conferma a Sergio Mattarella che le intenzioni per lavorare insieme ci sono. I due gruppi politici adesso dovranno mettersi d’accordo più sulle nomine dei ministeri che sul programma.
Video Vista: Conte percorre i corridoi del Quirinale per raggiungere lo studio di Mattarella
Il Quirinale dovrebbe consentire a Conte di lavorare almeno fino al prossimo lunedì per concludere la trattativa tra M5S e Pd. Il tema più caldo resta quello del ruolo che dovrà coprire Luigi Di Maio.
Video Vista: Conte è arrivato al quirinale ed è stato accolto dal Picchetto d’onore
Altro argomento, sollevato da Julia Unterberger, senatrice dell’Svp, è quello delle quote rosa: sono quasi assenti i nomi di possibili ministri donne. Intanto, i mercati finanziari benedicono l’investitura di Conte a presidente del Consiglio: lo spread apre in calo, il 29 agosto, a 172 punti.