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Netflix sull’indagine milanese: «Non abbiamo sedi in Italia, paghiamo milioni di Iva e creiamo posti di lavoro» – L’intervista

05 Ottobre 2019 - 11:51 Felice Florio
Una fonte dell'azienda ha voluto chiarire a Open che l'indagine è in una fase troppo preliminare per trarre conclusioni. «E smettetela di considerarci una tech company, noi siamo un'azienda di intrattenimento»

La guardia di finanza di Milano sta indagando per un caso che potrebbe far storia nella giurisprudenza internazionale: i magistrati vogliono capire come far versare da Netflix le tasse mai pagate in Italia. Il fascicolo è stato aperto contro ignoti: il colosso americano non ha sedi o persone che lavorano nel nostro Paese. Per rinviare a giudizio la piattaforma, bisogna valutare la presenza di una «stabile organizzazione materiale». E la fattispecie dell’illecito potrebbe sostanziarsi in alcuni server di appoggio che Netflix utilizza in Italia.

Un portavoce dell’azienda ha rilasciato a Open uno statement in cui allontana ogni accusa: «Netflix sta lavorando a stretto contatto con le autorità fiscali italiane. Paghiamo tutte le imposte dovute in Italia e negli altri paesi del mondo. Inoltre, Netflix investe milioni di euro in produzioni italiane, contribuendo così a creare posti di lavoro e a sostenere la comunità creativa locale».

L’intervista

Contattata da Open, una fonte interna all’azienda, che ci ha chiesto di restare anonima, ha spiegato meglio la sua posizione: «Questa è un’investigazione alle fasi preliminari. Siamo a uno stadio primordiale e collaboriamo a stretto contatto con le autorità italiane. L’indagine è basata sulla presenza di piccoli server che noi definiamo server open connect. La guardia di finanza ipotizza che questi potrebbero costituire una sorta di presenza materiale sul territorio italiano. Occorre specificare, però, che non si tratta di data server, ma sono calcolatori che hanno le dimensioni di un banco di scuola. La loro funzione è alleggerire il traffico Netflix e ottimizzarlo quando generiamo gli streaming».

Per intenderci, secondo lei il ruolo dei server open connect non è basilare?

«No, il solo scopo è aumentare l’efficienza della linea: gli open connect aiutano le società di telecomunicazioni, con le quali collaboriamo, per migliorare l’efficienza della rete internet. Deliverare un episodio dalla California a Milano richiede una qualità di trasmissione non indifferente, e questi server funzionano da intermediari. Ma non sono una parte core della nostra idea di business. Li usiamo per migliorare il network, tutto qui. Nessun altro Paese ci ha mai riferito che potessero costituire una stabile organizzazione materiale, è un caso inedito».

Mi sta dicendo che Netflix è diversa, quindi, da tutte le grandi compagnie tech già sanzionate per avere una «stabile organizzazione materiale occulta»?

«Questo è un punto fondamentale. Noi siamo un’azienda di intrattenimento, non una tech company. Non nascondiamoci: molti pensano a noi come un’azienda tech, però è una percezione sbagliata e che va cambiata. Per noi la tecnologia è solo uno strumento che serve al nostro core business: produrre contenuti e farli viaggiare in tutto il mondo».

Chiaro, però sostanzialmente non pagate tasse nei Paesi in cui operate.

«Questo non è vero. Essendo noi un servizio consumer, siamo assoggettati al regime di Iva. Quando un utente paga un abbonamento a Netflix, nel costo è inclusa una quota di Iva che poi rimettiamo allo Stato in cui l’utente usufruisce del servizio. Netflix rimette l’Iva, quindi paga le imposte, per centinaia di milioni di euro in tutta Europa. Concludo con un ragionamento che mi sta molto a cuore: noi produciamo contenuti. Cosa vuol dire? Che portiamo nell’economia di tantissimi Paesi milioni e milioni di euro. Sapete quanti posti di lavoro hanno creato, solo nel 2018, le produzioni Netflix in Italia? 9mila, abbiamo dato lavoro a 9mila italiani».

Spiegazione: cos’è la stabile organizzazione materiale?

Si tratta di un istituto di diritto tributario che attribuisce allo Stato le imposte sul reddito derivante da un’attività economica che viene svolta sul suo territorio da un’impresa che non ha sede nel Paese, ma che ha una qualche struttura permanente. La stabile organizzazione diventa occulta se questa struttura ivi localizzata non viene dichiarata o è sottodimensionata rispetto alla reale importanza. Un’altra fattispecie, ma non è il caso in cui potrebbe rientrare Netflix, si riscontra quando l’azienda risiede fiscalmente in Italia, ma dispone all’estero di stabili organizzazioni occulte atte a trasferire i profitti in Stati con una tassazione più bassa.

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