La prima bozza della decreto fiscale: dalla lotta all’evasione al contrasto del gioco d’azzardo

Stretta sulla filiera della distribuzione di carburanti e detassazione dei premi legati alla a degli scontrini. Ecco il primo testo della riforma fiscale

Sta prendendo forma il decreto fiscale che accompagnerà la legge di bilancio. La bozza, secondo quanto riferito dall’Ansa, è composta da 51 articoli che prevedono misure di contrasto all’evasione fiscale o contributiva e alle frodi fiscali, disposizioni in materia di giochi, più altre norme fiscali e non, come il rifinanziamento del fondo di garanzia per le piccole-medie imprese.


Carburanti

Nel testo è prevista una stretta sulla filiera della distribuzione dei carburanti che può portare a un recupero di imposta evasa tra 500 milioni e 1,1 miliardi di euro. In particolare un incasso tra i 100 e i 200 milioni è stimato come prudenziale dall’introduzione di meccanismi informatici sui depositi dei carburanti e tra i 400 e i 910 milioni tra dalla sottrazione di accise per le frodi legate alle filiera della distribuzione dei carburanti.


Lotteria

I premi che si vinceranno con la cosiddetta lotteria degli scontrini non saranno tassati. È quanto prevede un articolo di una delle prime bozze del decreto legge fiscale. L’obiettivo è – si legge – «non disincentivare i contribuenti» . Vengono anche previste multe tra i 500 e i 2mila euro ai commercianti che rifiutano o non comunicano al fisco i codici fiscali dei clienti che fanno acquisti: la norma si applica proprio ai fini della lotteria degli scontrini.

Gioco illegale

La bozza prevede misure per contrastare il gioco illegale e prevenire, in particolare, il gioco minorile. L’attività di controllo sarà in capo all’Agenzia delle Dogane e dei monopoli che potrà autorizzare il proprio personale ad agire da agente sotto copertura. Le stesse operazioni potranno essere effettuate anche da polizia, carabinieri e Guardia di finanza.

Pace fiscale

Il testo apre anche alla rottamazione ter, per allineare le scadenze e consentire di rientrare ai ritardatari che non hanno già saldato la prima o unica rata alla scadenza del 31 luglio. La norma sposta al 30 novembre la data per il primo versamento (per chi ha scelto di pagare a rate) o per il saldo (per chi ha optato per il pagamento in una unica soluzione). La data ultima della rottamazione ter, ovvero l’opportunità per i contribuenti di fare pace con il fisco italiano, era stata precedentemente fissata al 31 luglio.

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