Legge di bilancio, il governo tenta lo stop a aumento Iva ma a saldo zero. Conte: «Sconti a famiglie e imprese»

Tra gli interventi che il governo ha in mente, la revisione dei «sussidi dannosi per l’ambiente»

Recuperare 1,8 miliardi di euro di gettito per far quadrare i conti nella nuova Legge di bilancio e garantire la crescita, seppur minima, del Paese. È questo l’obiettivo dell’esecutivo giallorosso, a fronte della manovra economica che dovrà essere approvata nei prossimi mesi.


Tutti gli occhi sono puntati quindi sul momento economico più importante del Paese, complice anche l’aumento dell’Iva che il governo Conte 2 tenterà di bloccare: «Rispetto allo scenario tendenziale dell’aumento dell’Iva, il governo ha predisposto tutte le misure per evitare la stretta sui consumi delle famiglie – che avrebbe comportato un rincaro medio a famiglia di 540 euro l’anno», ha detto il premier Giuseppe Conte, oggi – 7 ottobre – a margine dell’incontro con i sindacati.


E ha poi aggiunto: «Evitare l’aumento delle clausole ha già di per sé ha un forte impatto, che andrà a sommarsi anche alle misure di sostegno ai redditi familiari, come anche il taglio al cuneo fiscale su cui oggi inizieremo a ragionare più dettagliatamente».

Anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, si è espresso sull’argomento, dichiarando: «Abbiamo disattivato completamente le clausole Iva e lo abbiamo fatto non completamente in deficit, mettendo così il debito in una traiettoria discendente».

C’è anche una parte dedicata all’ambiente. Una parte dei risparmi verrà dalla revisione dei «sussidi dannosi per l’ambiente» e da «nuove imposte ambientali»: «L’obiettivo dello 0,6%» per la crescita del Pil nel 2020, contenuto nella Nadef – la Nota di aggiornamento del Def – «è equilibrato o addirittura prudente», ha detto Gualtieri.

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