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Suso rimette a posto il mirino, il Milan di Pioli batte 1-0 la Spal e respira: l’analisi

31 Ottobre 2019 - 22:52 Daniele Miceli
Una punizione dello spagnolo regala la prima vittoria della nuova gestione tecnica

Primo gol di Suso in campionato e prima vittoria sulla panchina del Milan per Stefano Pioli. A San Siro i rossoneri battono 1-0 la Spal con una punizione spettacolare dello spagnolo, entrato nel secondo tempo al posto di Castillejo, che a sua volta aveva colpito una traversa nella prima frazione di gioco. Il Milan non brilla per manovra ma respira e si porta a metà classifica, a cinque punti da Napoli, Cagliari e Lazio. E nel week-end a San Siro arriva proprio la squadra di Simone Inzaghi.

Sorprese e imbarazzi iniziali

Il primo tempo del Milan è la recita delle ultime settimane, e i tifosi non gradiscono. Cambiano gli interpreti, c’è Castillejo al posto di Suso, Duarte dietro, Bennacer in mezzo, ma la musica stona sempre. Anche perché la Spal di Semplici gioca col suo 3-5-2 organizzato e ‘alto’, che impedisce al Milan di far circolare il pallone con calma e precisione. Virtù sconosciute in questo momento ai rossoneri che cercano la giocata alle spalle per scavalcare la linea difensiva spallina. Ma senza frutti. Centrocampo sfilacciato, Bennacer perso nel traffico, Kessie impreciso e fischiato. L’unico ad avere qualche guizzo è Paquetà. Ed è sul suo lancio che Theo Hernandez (meno incisivo del solito) attacca la catena e Castillejo colpisce la traversa da zero metri. Troppo poco per una squadra che fatica a ingranare e pure a mettere in campo la foga agonistica invocata alla vigilia da Stefano Pioli. Con l’aggravante che i pochi giocatori a salvarsi nell’ultimo periodo, vedi Calhanoglu, cominciano ad appiattirsi sulle prestazioni del resto della squadra.

Suso, dai fischi agli applausi

La fortuna per i rossoneri è che la Spal continua a non segnare mai fuori casa. Petagna è un maestro nella protezione del pallone, ma né lui, né il veterano Floccari riescono a debellare la persistente sterilità offensiva degli ospiti. Lo stesso virus che colpiva Suso. Colpiva, appunto. Perché Pioli azzecca il cambio, nonostante i malumori espressi sotto forma di fischi da San Siro quando l’allenatore tira fuori Castillejo per metter dentro lo spagnolo. Che replica con l’artiglieria più performante della casa: calcio di punizione al 63′, Berisha neanche si muove. E’ il primo gol in campionato di Suso che per la prima volta non era sceso in campo tra i titolari.

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E’ un lampo, decisivo, che dà al Milan il settimo punto nelle ultime sette partite, un Suso più motivato, ma tutto ancora da valutare perché un singolo non cambia un gruppo e lo stesso spagnolo, dopo la punizione-capolavoro, si è omologato a una squadra magari più tranquilla, ma non certo convincente. Al Milan, che nel secondo tempo si divora il 2-0 con Paquetà, mancano lucidità di gioco e i gol di Piatek, estraneo al progetto di Giampaolo prima, ingolfato con Pioli ora. Servono lui e una squadra diversa per riconquistare San Siro e tarare di nuovo il navigatore verso zone più adeguate al blasone del Diavolo.

Foto di copertina Ansa


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