Psicosi online in mezzo mondo: “Attenti alle merendine turche con pillole paralizzanti”

Da fine ottobre circola un video di una merendina contenente due pillole “paralizzanti”. Nessuna prova e forse imitatori

Sta circolando nelle chat delle mamme su Whatsapp, così come su Facebook e Twitter, il video di una merendina turca che viene sbriciolata trovando al suo interno quelle che sembrano due pasticche bianche che causerebbero la paralisi.

Per farla breve, state tranquilli che questa storia non riguarda affatto l’Italia e non vi sono prove che quei due dischi siano droghe o veleni. Il fatto è ristretto in un territorio specifico, quello del Kurdistan, dove è nata una psicosi curda contro i prodotti turchi. Esistono altri due video e le autorità locali starebbero indagando, ma potrebbe essere tutta una cosa strumentale.

Il video è estremamente virale

Per avere un’idea del fenomeno in Italia, ecco un post Facebook pubblicato il 31 ottobre 2019 che ha ottenuto oltre 119 mila condivisioni e oltre 1,4 milioni di visualizzazioni:

Sono merendine fatte in Turchia, con dentro le pasticche che avete visto, che causano la paralisi. Sono state spedite sia in Israele che in Italia. Non compratele ne mangiatele. La Turchia sta giocando con il fuoco…..

Il video delle merendine turche su Facebook.

Ecco l’immagine di quelle che sembrano essere le due pasticche trovate dentro la merendina e che sta scatenando le mamme italiane e non solo:

Screenshot delle due presunte pasticche.

In fondo all’articolo troverete anche le altre versioni del racconto che hanno coinvolto anche altri paesi come Israele, Messico e Iraq. Il video più “vecchio” che ho trovato condiviso risale intorno al 28 ottobre 2019.

Dove le vendono?

Abbiamo un nome, un marchio di nome Luppo di proprietà della turca Solen, un marchio che non opera ufficialmente in Italia. Ecco la mappa, presente sul sito asiatico della ditta, che riporta la mancata presenza ufficiale nel nostro territorio del marchio turco:

L’Italia non è uno dei Paesi dove opera la Solen.

Insisto con la parola «ufficialmente» siccome un marchio potrebbe non distribuire in maniera diretta sul territorio nazionale italiano, mentre potrebbe giungere attraverso i negozi etnici come avviene anche nel caso di quelli latinoamericani o da altri paesi europei come la Francia, la Germania che invece sono coperti. Certo è che per giungere nel territorio dell’Unione europea devono rispettare i regolamenti e le imposizioni che Bruxelles fortunatamente obbliga a seguire!

Dove è stato girato il video?

Il commento finale nel video non è certamente in italiano. Provando a considerare gli elementi presenti nel video troviamo un altro marchio all’interno del congelatore dove avviene il «controllo» della merendina.

Un prodotto surgelato, per l’esattezza un pollo del marchio turco Aspiliç.

Troviamo, infatti, dei polli surgelati del marchio turco Aspiliç. Non è l’unico marchio non italiano che si nota all’interno del video, c’è anche una merendina britannica di nome Galaxy Crispy. Questo potrebbe farci ragionare sul luogo della registrazione: o un negozio turco o uno multietnico presente in qualche località straniera visto che la lingua parlata dall’uomo nel video non è neanche turca. Dopo aver chiesto a madrelingua turchi, croati, sloveni, russi e rumeni, la lingua individuata è un dialetto curdo.

I marchi individuati nel video oltre a quello turco di Luppo.

Alcuni utenti su Reddit pensano che le due pillole siano state introdotte prima, aprendo una confezione specifica per poi richiuderla. Ecco la parte della merendina – in cui manca un pezzo – dove sostengono possano essere state introdotte:

All’aprire la confezione c’è una parte mancante nella merendina. Questo dettaglio ha fatto pensare gli utenti che siano state introdotte le pillole da quel punto e poi rinchiusa la confezione.

Nel resto del video quella parte di merendina non viene fatta vedere, questo ha creato ulteriore dubbio negli utenti.

La denuncia curda

Qui entriamo nell’ambito del conflitto turco-curdo. Al di fuori del campo di battaglia c’è il boicottaggio dei prodotti turchi a favore della citata dai media locali . In un articolo del 3 novembre 2019 del sito curdo Rojnews.news il marchio Luppo viene preso di mira nei territori siriani di Dukan tanto da aver avviato delle analisi da parte delle autorità sanitarie per valutarne la pericolosità.

L’articolo denuncia del sito curdo contro le merendine turche.

In questo caso però non c’è alcun collegamento diretto con il video, siccome la confezione non è la stessa e non vengono citate le pillole. Tuttavia, un articolo del sito curdo-iracheno Knnc.net del 3 novembre 2019 troviamo la stessa foto del pezzo pubblicato da Rojnews.com più altre due.

Una delle due foto pubblicate sul sito curdo Knnc.net

Nell’articolo di Knnc.net si cita il caso della segnalazione alle autorità sanitarie in Siria nel distretto di Dukan. Nel pezzo viene citato il video diventato virale nei giorni precedenti nella zona del Kurdistan.

Un’altra foto pubblicata dal sito curdo.

Si potrebbe dire che in questo periodo ci sia una vera e propria psicosi nel distretto di Dukan in Siria, tuttavia dalle due foto pubblicate le due pastiglie sono molto lucide rispetto a quelle del video e pare leggermente più grandi.

La dimensione di una delle due pillole del video che pare più piccola di quella nelle foto pubblicate dal sito curdo.

Nell’articolo del sito curdo-iracheno c’è anche un riferimento a un video, che non linkano. Eccolo, trovato pubblicato insieme alle foto in un post da un utente Facebook – il cui nome tradotto sarebbe «Vicepresidente del Deccan» – il 2 novembre 2019:

C’è un problema. Rispetto al primo video, diffuso nei giorni precedenti, non viene mostrato il momento in cui vengono ritrovate le pillole. Infatti, i pezzi della merendina dove sono incastrate sono messi in bella mostra accanto alla confezione.

Il post Facebook dell’utente curdo.

Cercando ulteriormente trovo un terzo video pubblicato il 29 ottobre 2019 da una pagina Facebook di un «Ministero della Salute del Kurdistan iracheno»:

Il mistero da questo punto si infittisce, portandoci a pensare che vi sia una vera e propria psicosi nel territorio curdo.

Il terzo video, questa volta pubblicato il 29 ottobre 2019.

In questo video, tuttavia, nonostante scartino diverse confezioni e distruggano diverse merendine non trovano alcuna pillola. Nella stessa pagina del «Ministero curdo» troviamo alcune foto pubblicate oggi, mercoledì 6 novembre 2019, dove due persone stanno aprendo alcune confezioni Luppo in un deposito.

I controlli delle confezioni Luppo in un deposito iracheno, foto pubblicate il 6 novembre 2019.

Le pillole pubblicizzate nella confezione?

Nella confezione del video troviamo alcune informazioni sul tipo di merendina: una piccola torta con crema di cocco.

Le merendine contenenti crema di cocco.

Ho trovato altre merendine dello stesso marchio Luppo al gusto di caramello e cioccolato che presentano la stessa presentazione del prodotto nel sito del produttore, Solen. La serie di merendine si chiama Luppo Enjoy.

Qualcuno ha ipotizzato che le pillole fossero evidenziate nella confezione delle stesse merendine, ma l’immagine che le mostrerebbe in realtà raffigura la stessa «goccia» usata per raffigurare la crema come avviene anche per le versioni al gusto cioccolato e caramello.

La merendina mancante nel catalogo

Una situazione un po’ strana riguarda la mancanza della merendina al cocco nei cataloghi online della società turca Solen. Ho provato a cercare anche nei cataloghi passati, ma non se ne ha traccia: 2017 (2), 2018 e 2019. Le confezioni delle merendine Luppo Enjoy vengono presentate in rosso e senza l’immagine della goccia:

Le confezioni della merendina nel catalogo del 2019. Stessa grafica nel 2017.

La versione con il cocco non è presente neanche nel sito ufficiale, tuttavia non è la prima volta che alcuni prodotti non compaiano nei cataloghi online perché distribuiti durante il corso dell’anno senza aggiornare i PDF o i siti stessi.

Le diverse versioni della storia

Circolano altri racconti del video dove si sostiene che vengano spedite in Israele e in Italia:

Sono torte fatte in Turchia con dentro le pasticche che avete visto che causano la paralisi.sono state spedite sia in Israele che in Italia… purtroppo non so se si tratta di bufala o meno!!! State attenti!

La versione della storia che vuole le merendine distribuite in Italia e Israele.

Infatti questa ultima versione che vuole Israele in qualche modo coinvolta in quanto vittima delle presunte merendine paralizzanti circola anche in qualche sito e pagina israeliana. Su Twitter si parla invece dello Yemen e che le pasticche sarebbero allucinogeni:

Secondo alcuni utenti il video sarebbe registrato nello Yemen.

Secondo una pagina israeliana le merendine si troverebbero in Israele e Stati Uniti:

Be careful! 🔺ALERT! These packets of snack are dangerous! Made in Turkey and exported to USA & Israel…inside each cake are tablets that cause paralysis!!! DO NOT EAT, DO NOT BUY! PLZ FWD

La versione di una pagina israeliana.

Non sono mancate le versioni in lingua spagnola dove circola questo messaggio in cui sostengono che la merendina sia venduta in Messico, ma nella mappa ufficiale della ditta il paese del Centro America non è coperto:

Mucha precaución: Está botana esta echa en Turquía, se está exportando principalmente a Estados Unidos, pero ya llegó a México. Se acaba de descubrir precisamente aquí en México que dentro contiene pastillas que pueden provocar parálisis cerebral permanente. Hagámoslo viral. Reenvíalo esto no es un juego. Lo peor es que las autoridades mexicanas aún no han podido sacarlo del mercado

La versione spagnola diffusa via Whatsapp.

Trovo anche un video pubblicato il 28 ottobre 2019 dove sostengono che sia stato fatto in Kurdistan – appunto, la zona curda – e che le pastiglie porterebbero malattie.

Il video del 28 ottobre 2019 dove si cita il Kurdistan e che le pastiglie porterebbero malattie.

Lo stesso giorno, sempre il 28 ottobre 2019, in un altro video su Youtube si parla del nord dell’Iraq e che le pillole causerebbero polio e malattie gravi.

Un altro video che parla di malattie, stavolta in Iraq.