Di Maio a Berlino: «Grazie Germania, un esempio per l’Ue sui migranti»

A seguito di un incontro bilaterale con Heiko Maas, Di Maio ha detto che «nessuna forza politica italiana in Parlamento vuole uscire dall’Unione europea»

«Il nostro governo crede fermamente in un’Europa più forte. Insieme possiamo fronteggiare fenomeni importanti come quello delle migrazioni». Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato da Berlino durante la conferenza stampa con il suo omologo tedesco Heiko Maas. Oggi, 9 novembre, ricorre il trentennale della caduta del muro di Berlino. «A questo proposito voglio ringraziare la Germania che si mostra sempre disponibile a ricollocare e a ridistribuire i migranti che sbarcano sulle coste italiane», ha detto, «e risponde sempre per prima». «La disponibilità della Germania sia da esempio per gli altri Paesi europei».


Di Maio ha anche affermato che «nessuna forza politica italiana in Parlamento vuole uscire dall’Unione europea». «Ormai la comunità politica italiana conviene sul fatto che tutti gli apparati e le istituzioni dell’Ue debbano essere rafforzati ma debbano restare», ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle. In merito alla questione migranti, Di Maio è intervenuto anche sui rapporti dell’Italia con la Libia, a una settimana dal rinnovo del Memorandum. «La prima cosa cui dobbiamo lavorare in Libia è il cessate il fuoco», ha detto, «e in tal senso l’Italia invita gli altri Stati a non contribuire ad alimentare questo conflitto: l’Italia riconosce il principio di autodeterminazione dei popoli e non ci devono essere interferenze o addirittura forniture di armi che possano complicare quel contesto».


«Italia e Germania – ha insistito Di Maio – sono due Stati membri dell’Ue che non stanno interferendo con le dinamiche interne alla Libia, abbiamo un atteggiamento di favorire la de-escalation e un cessate il fuoco. La nostra prima preoccupazione riguarda il terrorismo perché avremmo a poca distanza dalle coste siciliane delle cellule e a piede libero ci sono 700.000 migranti e circa 2.000 nei centri di detenzione». «Celebrare insieme il trentennale di questo momento che ha portato libertà significa rilanciare il processo europeo», ha detto ancora Di Maio a proposito della caduta del Muro di Berlino. «Abbiamo ancora tante cose da fare per riuscire a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei».

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