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Terrorismo, espulsi due stranieri che inneggiavano alla Jihad: tra loro anche l’imam di Padova

02 Dicembre 2019 - 13:11 Redazione
Sui social sono stati trovati video che contenevano inviti espliciti ad andare in Siria per unirsi a gruppi jihadisti

Due stranieri sono stati espulsi per motivi di sicurezza dal Paese. Si tratta di un marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e un 19enne bengalese, Jounayed Ahmed, residente a Padova. A renderlo noto è il Viminale, sottolineando che «salgono così a 454 le espulsioni eseguite dal 2015 a oggi, di cui 91 nel 2019. Nel 2018 sono stati eseguiti 126 allontanamenti, mentre erano stati 105 nel 2017». Mohamed Bendafi è risultato «attivo su diverse piattaforme di social media – spiega il ministero -. Alcuni video da lui condivisi su Facebook sono stati rimossi dallo stesso social network perché contenenti espliciti inviti ad andare in Siria per unirsi a gruppi jihadisti».

Le indagini, compiute dal Ros (Raggruppamento operativo speciale) dei carabinieri, nell’ambito di un procedimento penale avviato nel 2017 dalla procura di Torino, hanno accertato che «l’uomo aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione ed era collegato a un connazionale, tratto in arresto dallo stesso Ros ad aprile 2017 nell’ambito dell’operazione ‘JBook Primo’ e condannato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere».

Jounayed Ahmed, originario del Bangladesh, di professione imam e insegnante di religione presso l’associazione culturale islamica “Bangladesh cultural center” di Padova, il 14 novembre scorso era stato sottoposto dalla Digos alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, disposta dal gip, perché indagato per maltrattamenti nei confronti di minorenni e abuso di autorità, per le modalità con cui teneva le lezioni coraniche nel centro.

Era stato infatti documentato come «Ahmed, insieme a un altro imam suo connazionale (tratto in arresto per le stesse imputazioni) fosse solito percuotere, umiliare e minacciare i bambini che frequentavano i suoi corsi di religione islamica. Lo straniero, inoltre, è risultato connotato da una visione radicale dell’Islam».

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