In provincia di Padova arriva l’assessore alla solitudine: «Combattiamo una vita da robot»

L’idea della sindaca «La burocrazia ormai è disumana, c’è bisogno di ascoltare i cittadini»

«Facciamo subito chiarezza. Non intendiamo la solitudine esistenziale, non è tristezza. Ma lo smarrimento dei cittadini di fronte a una società sempre più robotizzata». A parlare è la sindaca del Comune di Villa del Conte, Antonella Argenti. La prima cittadina del paese di 5.700 abitanti in provincia di Padova ha istituito un assessorato particolare, il primo in Italia di questo tipo: l’assessorato alla solitudine. «Voi noi ci crederete, ma in questi primi mesi del mio mandato tantissime persone sono venute a trovarmi in ufficio – dice alla Stampa -. Intendo proprio tante, quasi mille abitanti di Villa del Conte hanno voluto incontrarmi personalmente».


«Tutti, giovani e anziani, uomini e donne, lamentavano problemi diversi ma lo stesso identico tipo di solitudine – continua la sindaca di centrodestra -. La mancanza di una rete di supporto. Sei solo con il tuo telefono a sbrigare le bollette, sei solo davanti a un centralino automatizzato che ti rimanda sempre a un’altra voce registrata, solo per chiedere informazioni, solo anche per domandare documenti che servono per la scuola o per gli esami medici. La burocrazia è stata disumanizzata. Ma non si è sveltita. Mancano le relazioni. Stiamo diventando tutti dei robot viventi».


L’assessore scelta è Graziella Vigri, 58enne in pensione che era già stata assessore alle politiche sociali di Villa del Conte: «Per anni mi sono occupata di volontariato, e sono stata per due legislature in consiglio comunale – afferma. In riferimento al nuovo assessorato sostiene che sia -, una grande idea della nostra sindaca. Una persona piena di energie, che ha capito che l’unico modo per fare politica è occuparsi concretamente dei problemi delle persone».

Ma cosa farà in concreto il nuovo assessorato? «Per adesso abbiamo previsto due telefoni cellulari. Chiunque cercasse me o la sindaca ci potrà trovare. Abbiamo già detto a tutti gli impiegati degli uffici comunali di girare i nostri contatti ogni volta che un cittadino si presenterà in cerca di aiuto. Troveranno una voce in grado di orientarli. E, nel caso ce ne fosse il bisogno, anche un appuntamento in ufficio per parlare e spiegarsi. Troveranno vicinanza umana».

Se per l’opposizione in Comune, si tratta solo di «una trovata per finire sui giornali», i cittadini sembrano non saperne nulla. A livello di costi, la nuova assessore percepirà un compenso di 430 euro mensili. «Questo assessorato è un ascolto in più. Non stravolgerà il mondo, ma solleva un problema e intanto prova a offrire una piccola soluzione», conclude la sindaca.

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