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Una difesa d’attacco: l’Atalanta stende il Verona all’ultimo respiro (3-2)

07 Dicembre 2019 - 17:07 Daniele Miceli
Triangolazione finale tra i tre centrali difensivi. Sono tre punti d'oro nella corsa Champions

La difesa è il migliore attacco. Nel caso dell’Atalanta è qualcosa che va oltre il brocardo e diventa una incredibile verità se il gol al minuto 94 che consente di battere 3-2 il Verona lo segna il centrale Djimsiti, dopo una combinazione tra le altre due dighe Palomino e Toloi (quarto assist stagionale!).

L’Atalanta, miglior attacco del campionato, piazza tre punti di platino e aggancia al quinto posto il Cagliari, a -1 dalla Roma quarta. Un modo anche per caricarsi in vista del dentro-fuori della prossima settimana in Champions League a casa dello Shakhtar (da valutare Ilicic, uscito per infortunio).

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Il recharge è, peraltro, disegnato dal classico thrillerista di turno. La Dea va sotto due volte e sempre per mano di Di Carmine (un gol per tempo): rimediano, prima per l’1-1 e poi per il 2-2, Malinovsky e Muriel (rigore). Il Verona di Juric ha una organizzazione pulita, ma crolla negli ultimi minuti: un po’ perché Dawidowicz si fa buttare fuori e lascia i suoi in 10 (86′); un po’ perché i finali sono il terreno di caccia preferito dell’Atalanta. E se il portiere dell’Hellas, Silvestri, è un muro invalicabile nel duello personale con Gomez, all’ultimo assalto deve piegarsi agli attaccanti della Dea. Che sono difensori, ma a Bergamo la difesa è davvero il migliore attacco.

Foto di copertina Ansa

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