Parigi, incontro Russia-Ucraina: accordo per un cessate il fuoco nel Donbass. Zelensky: «Scarsi risultati»

La strada è in salita e il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di volere una modifica della costituzione ucraina tale da garantire uno status speciale alla regione del Donbass

Si è concluso il summit di Parigi, il cosiddetto “formato Normandia” promosso dalla Francia di Emmanuel Macron per trovare un accordo tra Russia e Ucraina sulla situazione nel Donbass. All’incontro, che ha visto anche la partecipazione della Germania con la Cancelliera Angela Merkel, il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky si sono impegnati sulla piena attuazione di un cessate il fuoco entro la fine del 2019. Un impegno a cui seguirà entro quattro mesi un altro vertice per consolidare il rilancio del processo di pace nel Donbass, dove gli scontri tra le truppe di Kiev e i separatisti hanno provocato oltre 13.000 morti dal 2014.


Ma la strada è in salita e il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di volere una modifica della costituzione ucraina tale da garantire uno status speciale alla regione del Donbass. Una proposta su cui Zelensky non si è ancora espresso apertamente nonostante abbia lamentato gli «scarsi risultati» del faccia a faccia con il presidente russo. Kiev, ha riferito Zelensky, ha insistito sulla necessità del pieno controllo delle zone orientali dell’Ucraina, senza dover fare concessioni territoriali alla Russia. Zelensky ha annunciato che al vertice di Parigi si è giunto ad un accordo per lo scambio di prigionieri fra Ucraina e Russia sulla base del principio «tutti per tutti» e che questa è una delle cose più «importanti» perché ha a che fare con «la vita reale delle persone».


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