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Zingaretti: «Se cade il governo si va al voto. Con Italia Viva? Dipende…»

20 Dicembre 2019 - 07:45 Redazione
E sul candidato premier, il segretario del Pd non esclude di voler puntare su Giuseppe Conte

Con la manovra economica ormai in dirittura di arrivo, l’ipotesi di una caduta del governo Conte bis è tornata a popolare i quotidiani e le dichiarazioni dei leader politici. Ipotesi anche anticipata da Open a proposito del piano B pronto per Nicola Zigaretti.

Oggi sul Corriere della Sera torna a parlarne il segretario del Pd, che alla prima domanda di Maria Teresa Meli proprio sulla possibile caduta del governo, risponde netto: «Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni».

«Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per andare avanti – aggiunge Zingaretti – ma ci vuole una comune volontà politica». Di staccare la spina, il segretario dem non ha nessuna intenzione, ma sulle intenzioni degli alleati, primo fra tutti Italia Viva di Matteo Renzi, resta l’incognita.

Le alleanze

Così come nulla è inciso sul marmo quando si tratterà di definire possibili alleanze elettorali con gli ex compagni di partito: «È Italia Viva che deve decidere se stare o meno dentro la prospettiva del campo progressista». Scelta che, secondo Zingaretti, avrebbe già fatto il movimento delle Sardine che «con la sua semplicità così intensa, ha scelto da che parte stare».

Il candidato premier

E se davvero si dovesse andare al voto, Zingaretti non esclude che il candidato premier di questo “campo progressista” possa essere proprio Conte, che da giorni rievoca la sua vicinanza alla sinistra e ha definito il suo governo appunto di “centrosinistra”.

Zingaretti ricambia con un fiume di complimenti: «Conte si è dimostrato un buon capo di governo – dice il segretario Pd – Autorevole, colto e anche veloce e sagace tatticamente. Non va tirato per la giacchetta. Anche se è oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste».

In assenza di difetti di compatibilità, per il premier sembra ora aprirsi un periodo di stretta osservazione: «Il futuro – chiosa Zingaretti – sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi».

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