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Supercoppa in Arabia Saudita, il «no» di Usigrai e Amnesty: «La partita è un calcio ai diritti umani»

21 Dicembre 2019 - 23:25 Redazione
Sull'evento è intervenuta anche la compagna di Khashoggi, il reporter saudita ucciso nel 2018: «Governo italiano appoggia l'Arabia Saudita»

Per il secondo anno consecutivo la supercoppa italiana si giocherà in Arabia Saudita. Juventus e Lazio scenderanno in campo domani per la partita tra la vincitrice della Serie A e quella della Coppa Italia per aggiudicarsi il trofeo.

Il match non si disputerà però senza polemiche. L’Arabia Saudita continua ad avere un record negativo per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Riad è anche ritenuto il mandante e responsabile dell’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, ucciso il 2 ottobre del 2018 nel consolato di Riad a Istanbul.

«Riad viola i diritti umani»

L’informazione «contrasti la macchina della propaganda dell’Arabia Saudita e racconti le violazioni dei diritti umani». È l’appello arrivato da Usigrai (sindacato dei giornalisti Rai) e Amnesty International che parlano di «un calcio ai diritti umani. Un calcio all’appello della fidanzata di Khashoggi a non prestarsi allo sportwashing, la strategia di marketing del governo saudita attraverso lo sport. Un calcio alle richieste di libertà per le attiviste per i diritti delle donne in carcere, dove subiscono torture.Un calcio a chi dice basta alle bombe, inviate anche dall’Italia, che da quasi cinque anni devastano lo Yemen».

Usigrai e Amnesty International Italia rilanciano l’appello a tutta l’informazione italiana: «Raccontate e denunciate, la macchina della propaganda e i diritti tv non possono prevalere sui diritti umani».

La compagna di Khashoggi al governo italiano: «Non giocate questa partita»

Un appello che fa seguito a quanto richiesto dalla fidanzata di Khashoggi, Hatice Cengiz, che pochi giorni fa ha chiesto all’Italia di prendere una posizione sulla morte del compagno.

«La Juventus e un’altra squadra italiana hanno ricevuto un invito dalle autorità saudite per giocare una partita a Riad, e andranno a giocare questa partita. È giusto secondo voi che la politica si mischi con lo sport? Non dicendo nulla su questo, anche il governo italiano appoggia l’Arabia Saudita. Su questo cosa ne pensate?», ha detto Cengiz rivolgendosi ai parlamentari italiani nel corso di un incontro con la commissione Diritti umani in Senato.

«Io chiedo a tutti nel loro piccolo un passo. Siccome non possiamo punire e non c’è giustizia, ogni passo che si può fare contro mi rende felice, per questo chiedo di non fare la partita», ha aggiunto.

«Loro hanno accettato tanti soldi per andare lì, sarebbe stato meglio non accettare e non andare. Siccome questo probabilmente non accadrà e loro andranno a giocare la partita, a quel punto non avrebbe senso protestare in campo».

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