La ricetta “alla francese” di Gualtieri sulle crisi Ilva, Alitalia e PopBari: «Lo Stato azionista fa bene al mercato»

«D’altronde, è quello che avviene in tutti i grandi paesi avanzati», ha detto il ministro

Stato e mercato possono coesistere. A parlare in merito ai possibili interventi pubblici su Ilva, Alitalia e il salvataggio della banca Popolare di Bari è il ministro dell’ Economia, Roberto Gualtieri. «La logica di mercato e l’ intervento dello Stato possono coesistere perfettamente, proprio perché esistono i fallimenti di mercato nei quali lo Stato non solo può, ma deve intervenire», ha detto in un’intervista Repubblica. «D’altronde, è quello che avviene in tutti i grandi paesi avanzati», ha aggiunto. «Le più importanti multinazionali italiane sono ancora oggi società a partecipazione pubblica». Secondo Gualtieri, servono politiche industriali per favorire lo sviluppo del Paese: «Sarebbe improprio considerare lo Stato quello che si accolla le perdite quando un’ impresa non può stare in piedi per ragioni strutturali – ha detto – ma è altrettanto datato un pensiero che affida allo Stato solo la funzione di fare le regole».


I casi specifici

«Sulla Popolare di Bari interveniamo perché Mediocredito concorra a condizioni di mercato al rilancio di credito e finanza nel Mezzogiorno», ha chiarito il ministro sul salvataggio della Banca, per il quale il Consiglio dei ministri ha già deciso per lo stanziamento di 900 milioni. Per quanto riguarda gli impianti di Taranto, invece, Gualtieri ha sostenuto che «Mittal ci anticiperà tutti i canoni di affitto per l’Ilva e noi trasformeremo la somma in una quota della società». Il ministro ha anche rinnovato la sua fiducia in Bankitalia in merito al commissariamento della PopBari: «Sono convinto che lo stesso istituto sarà in grado di verificare se ci sono stati errori». «Non faremo privatizzazioni per fare cassa», specifica Gualtieri. «Anche perché le partecipate non sono solo strategiche, ma danno anche ottimi dividendi al bilancio pubblico».


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