Air Italy, buco da 200 milioni: per l’azienda c’è l’ipotesi di liquidazione

La compagnia aerea, controllata al 51% dall’Aga Khan e al 49% da Qatar Airways, negli ultimi anni ha più che dimezzato il suo fatturato

Per Air Italy potrebbe arrivare la liquidazione. La compagnia aerea ha chiuso il 2019 in profondo rosso, un buco che si aggirerebbe attorno ai 200 milioni di euro, e ha convocato i soci in assemblea per quello che potrebbe essere l’ultimo atto della società nata sulle ceneri della vecchia Alisarda prima e della Meridiana poi. Air Italy, che è controllata al 51% dall’Aga Khan e al 49% da Qatar Airways naviga in brute acque da tempo: nonostante gli sforzi delle ultime settimane della proprietà per un rilancio, la situazione sembra ormai irreversibile per un’azienda che negli ultimi anni ha perso più della metà del proprio fatturato a causa di un piano di espansione (probabilmente troppo ambizioso) che non ha dato i risultati sperati.


Nelle intenzioni dei manager la compagnia aerea avrebbe dovuto sostitutire Alitalia come primo vettore italiano grazie a 50 voli intercontinentali effettuati con aerei di nuovissima generazione: l’operazione, guidata dai qatariani di Akbar Al Baker, in realtà non è mai andata in porto. I vertici, l’ultimo a tenere il timone è stato Rossen Dimitrov, fedelissimo di Al Baker, non sono riusciti nell’impresa di conquista del mercato, ma hanno invece visto sprofondare il bilancio senza riuscire a realizzare un’inversione di tendenza.


Alix Partner, la società di consulenza americana specializzata nel rilancio delle aziende in crisi, avrebbe messo sul piatto un piano di salvataggio, ma per metterlo in pratica servirebbero una montagna di soldi. Ma l’Aga Khan, che per salvare l’ex Meridiana ha sborsato centinaia di milioni di euro, avrebbe stretto i cordoni della borsa e chiesto a Qatar Airways di cercare nuovi soci disposti a investire. Ad oggi, però, è stata una ricerca vana: nessuno sembra disposto a immettere liquidità nel progetto Air Italy. La stessa Qatar Airways potrebbe in realtà sostenere il rilancio con i propri mezzi, ma le leggi dell’Ue le vietano di conquistare più del 49% della società. Si va quindi inesorabilmente verso la liquidazione con la nomina di due commissari speciali.

Difficile capire cosa potrà succedere in questo caso a chi ha già acquistato un biglietto Air Italy: una volta messi a riposo gli aerei negli hangar, la società potrebbe decidere di utilizzare velivoli in leasing da altre compagnie per “smaltire” il traffico residuo. Poi, aspetto non secondario, bisognerà capire cosa ne sarà dei 1200 dipendenti. La crisi di Air Italy potrebbe ripercuotesi anche sull’aeroporto di Malpensa, che avrebbe dovuto essere, secondo i piani originali dell’azienda, lo scalo principe per le sue rotte. Anche in Sardegna si seguono con apprensione le sorti della compagnia, visto che l’Aga Khan è anche socio dello scalo di Olbia e le sue attività aeree sono storicamente legate all’isola.

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