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Tagliati i fondi pubblici al Foglio, nuovo caso Radio Radicale? Tirano in ballo Casalino, Renzi promette battaglia

24 Dicembre 2019 - 09:24 Redazione
La decisione farebbe scivolare il quotidiano in una «grave crisi editoriale»

Il Foglio sarebbe stato escluso dai contributi all’editoria per il 2018. A comunicarlo è stato in prima pagina lo stesso quotidiano, diretto da Claudio Cerasa. La lettera si intitola Un tentativo che non riuscirà per colpire il Foglio e cercare di chiuderlo, un articolo attraverso il quale il quotidiano ricostruisce le motivazioni dell’esclusione, non chiarite direttamente dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

La ricostruzione del Foglio

Il primo appiglio per giustificare l’esclusione proverrebbe, spiegano dal Foglio, dal verbale di un’inchiesta risalente al biennio 2009-2010, secondo la quale il giornale non avrebbe avuto diritto ai finanziamenti editoriali per quell’arco di tempo a causa del mancato raggiungimento del 25 per cento delle vendite calcolate sull’intera tiratura. «Il che è falso e è stato dimostrato falso nelle nostre controdeduzioni, cosa che qualunque tribunale civile è in grado di decidere in qualunque momento», scrivono. Il giornale cita come secondo argomento anche una vicenda relativa a un’altra posizione della Guardia di Finanza, da loro ritenuta falsa: «Secondo argomento della Finanza: il Foglio era organo di un movimento inesistente, la Convenzione per la giustizia, il che era gravemente falso, visto che il movimento esisteva, aveva tenuto un suo congresso di fondazione a Firenze».

La spaccatura nel governo

Nei primi paragrafi della lettera, il Foglio cita un episodio con protagonista Rocco Casalino, esponente del Movimento e portavoce di Palazzo Chigi. «Qualche tempo fa, nell’era Salvini-Di Maio, il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, aveva sarcasticamente domandato al nostro Salvatore Merlo perché mai si desse tanto da fare visto che il Foglio sarebbe stato chiuso». A twittare subito sulla vicenda è stato Matteo Renzi, al governo con il suo Italia Viva, che si è schierato apertamente a favore del giornale, evocando un nuovo caso Radio Radicale: «Chi vuole chiudere IL FOGLIO sappia che noi difenderemo questa voce libera dell’informazione come abbiamo difeso Radio Radicale. Pancia a terra, tutti insieme, @ilfoglio_it deve vivere».

Le preoccupazioni: «Attacco politico e fuorilegge»

La decisione di negare al Foglio i contributi farebbe scivolare il quotidiano in una «grave crisi editoriale». «L’aria che tira è quella di un attacco proditorio – scrivono – a un giornale che è tra le più trasparenti macchine amministrative nel panorama dell’editoria italiana e che ha sempre avuto tutti i titoli per essere considerato in Italia e non solo in Italia, un serio giornale di riferimento per chi abbia voglia di leggerlo». Il Foglio scrive che si tratta di un attacco «fuorilegge e dettato da malevolenza politica, emersa fin dal giorno in cui accedemmo ai contributi secondo la legge e divenuta infine determinazione a perseguire la chiusura del giornale quando una maggioranza e un governo a noi ostili».

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