Sardine, la struttura prende forma: come funzionerà la piattaforma online per «parlarsi e decidere insieme»
Era inevitabile il silenzio, un momento di tranquillità mediatica dopo che le Sardine, dal 14 novembre al 23 dicembre, sono state al centro della politica e del dibattito pubblico anche oltreoceano. Torneranno in piazza presto – ad Agrigento e Matera i flash mob più vicini – ma il punto è questo: cosa stanno combinando le 6.000 Sardine in questa fase di penombra?
«Una delle nostre urgenze primarie – dice a Open una persona del nocciolo bolognese -, è imparare a gestire la comunicazione tra di noi ed è esternamente importante. Ancora, dobbiamo avere una linea comune negli incontri con la stampa. Dobbiamo tutelarci il più possibile da ogni sorta di strumentalizzazione: ci sentiamo sotto attacco da una parte dei media e della politica».
Il team comunicazione
Un ordine ai referenti locali, per continuare a muoversi nel banco comune delle sardine, è arrivato: coordinare i movimenti con l’organizzazione centrale. Sia dal punto di vista della programmazione di flash mob ed eventi, sia per quanto riguarda le apparizioni sulla stampa e sui social network.
«La libertà viene prima di tutto, non si sta imponendo una linea per ottenere un tornaconto personale. Facciamo un esempio: se in Sicilia una sardina parla a nome di tutti noi dicendo che vuole impegnarsi per ottenere un diritto “x”, è giusto che lo si decida tra di noi, prima che qualcuno faccia una dichiarazione a favore del diritto “y” smentendo “x”?», spiega uno di loro a Open.
Anche per queste dinamiche è stato costituito un “team comunicazione”. Ci dicono che sono in tre persone a gestirlo. Questo gruppo dovrebbe, tra l’altro, raccogliere tutte le segnalazioni che le Sardine locali vogliono portare all’attenzione dell’organizzazione centrale. «Da quanto ho capito io – ci dice una sardina locale – dobbiamo mandare a una mail specifica le richieste di tv, giornali e radio che ci contattano: ci penserà il team a smistarle ai portavoce nazionali».
Una nuova piattaforma online
La vera novità – dovrebbe essere resa pubblica prima di Capodanno -, riguarda un sito internet ufficiale delle Sardine. In realtà, è molto di più di una semplice pagina web: la piattaforma è stata sviluppata «quasi ultimata, manca poco» con due forti obiettivi.
Primo, «servirà a coordinarci tra di noi – ci spiega Roberto Morotti -. Adesso il nostro unico canale comunicativo per parlare con i referenti e organizzare le piazze è Whatsapp. Ma una chat con 150 persone non è facile da utilizzare». Dunque uno scopo è quello di creare un ambiente di lavoro e di confronto online costruito appositamente per le 6.000 Sardine.
Secondo, «servirà a diffondere i contenuti su una piattaforma nostra, ufficiale», conclude Morotti. Diventerà la principale fonte di informazione dalla quale apprendere gli spostamenti delle Sardine e tutte le iniziative in corso. Organizzazione interna e comunicazione esterna, sullo stesso sito. Che non c’entra nulla con Rousseau – tendono a precisarlo in molti – nessuno sarà chiamato a votare qualcosa sulla piattaforma delle Sardine, «per votare ci sono le urne. È lì che dobbiamo vincere».
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