Prescrizione, il Pd spariglia con una sua proposta: «Ora Bonafede e Conte trovino una sintesi»

Prevede sospensione dei tempi della prescrizione di due anni per l’appello e di un anno dopo la Cassazione, ai quali si possono aggiungere altri sei mesi se c’è il rinnovo dell’istruzione dibattimentale, per un totale di 3 anni e sei mesi

Una proposta di legge sul blocco della prescrizione: a presentarla a Camera e Senato è il Partito Democratico. Un testo nel quale si riconoscono tutte le anime del Pd, scrive l’Ansa, composto da un solo articolo e che, spiegano i responsabili Giustizia al Nazareno, punta a «contemperare» le diverse esigenze sulla Prescrizione, per tornare «a discuterne» con tutte le forze di maggioranza «in un’ottica che sia di coalizione».


Cosa prevede? Una sospensione dei tempi della prescrizione di due anni per l’appello e di un anno dopo la Cassazione, ai quali si possono aggiungere altri sei mesi se c’è il rinnovo dell’istruzione dibattimentale, per un totale di 3 anni e sei mesi. Tra i firmatari ci sono anche il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, e il vicesegretario del partito, Andrea Orlando, a riprova che «il Pd è unito su questa proposta».


Il Partito Democratico «è per una giustizia al servizio dei cittadini, per tempi certi nei processi nei quali i colpevoli vengano condannati, agli innocenti venga riconosciuta l’innocenza e nei quali le imprese, che hanno contenziosi, possano contare su esiti rapidi», dice il segretario dem Nicola Zingaretti in una nota. «Questo il senso della nostra iniziativa».

La proposta dem

«Il ministro Bonafede può portare a casa una riforma epocale, confidiamo nel buon senso e siamo certi che una soluzione si troverà», assicura il sottosegretario alla Giustizia in quota Pd Andrea Giorgis. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Walter Verini – non è far cadere il governo; vogliamo una giustizia efficace, norme di sistema, una giustizia dove non si scappa da processi. Puntiamo ad aprire una discussione dal 7 gennaio» su una proposta di legge che, sottolinea Alfredo Bazoli, «contiene la soluzione tecnicamente migliore per evitare che i processi già iniziati si concludano con una prescrizione o che diventino infiniti».

«Noi siamo in una coalizione di Governo», ricorda Verini. «Tre forze di Governo si sono contrapposte quando il precedente Esecutivo e maggioranza votarono la norma sulla prescrizione e noi presentammo anche una pregiudiziale di costituzionalità, poiché il nostro era un ‘no’ di fondo. Ci aspettiamo che il presidente Conte e il ministro Bonafede raggiungano la sintesi che non si è raggiunta finora», spiega il responsabile Giustizia del Pd Walter Verini nel corso di una conferenza stampa al Nazareno.

«Questa proposta di legge non vorremmo utilizzarla; auspichiamo che il governo tenga conto delle esigente manifestate da tre quarti della maggioranza, dall’avvocatura e dalla magistratura, evitando che la Giustizia rimanga un terreno di scontro politico», aggiunge.

«Il Pd sbaglia»

Sul tema della prescrizione «abbiamo sempre avuto una visione molto chiara: non si può sfuggire dai processi, la prescrizione non comporta l’assoluzione ma la rinuncia da parte dello Stato a stabilire se una persona è colpevole oppure no. E questo si porta dietro un effetto velenoso per l’intero sistema», dice il vicepresidente dell’Europarlamento, il grillino Fabio Massimo Castaldo intervistato durante il programma Lavori in Corso in onda su Radio Radio e Radio Radio TV. Questo va coniugato naturalmente con una riforma più ampia della giustizia. «Il Pd adesso sbaglia a fare la sua proposta di legge cercando di sparigliare le carte sulla tavola, sarebbe meglio discutere nella maggioranza».

La proposta di FI

Il Pd conferma oggi il proprio no alla proposta di legge presentata da Enrico Costa di Forza Italia sulla Prescrizione. «Crediamo che la proposta Costa voglia mettere un cuneo nella maggioranza e far tornare magari al Governo chi c’era prima. Noi rifiutiamo l’uso strumentale di temi come questi, la giustizia non va utilizzata come un grimaldello», dice Walter Verini.

«Quelli del Pd hanno davvero una gran bella faccia tosta», tuona il diretto interessato. «Prima respingono più volte la nostra proposta provocando l’entrata in vigore dello stop alla prescrizione targato Bonafede, poi presentano un testo con gli stessi contenuti della proposta appena bocciata», dice Enrico Costa, responsabile giustizia di Forza Italia.

L’unica differenza «sta in sei mesi di sospensione in più dopo il primo grado e sei mesi in meno dopo l’appello. Noi comunque andiamo avanti in modo lineare. Se l’8 gennaio venisse presentato un emendamento alla proposta di Forza Italia, contenente questo testo del Pd, lo voteremmo in un minuto», prosegue Costa.

«Noi infatti siamo aperti a qualunque idea – da chiunque provenga- finalizzata a reintrodurre l’istituto della prescrizione dopo il primo grado, scongiurando un “processo infinito”. Siamo tuttavia convinti che il Partito Democratico, come sempre, predichi bene, ma razzoli male. Pur di salvare il Governo, sarebbero capaci di votare contro la loro stessa proposta 10 giorni dopo averla presentata».

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