Tagliati i fondi pubblici al Foglio, nuovo caso Radio Radicale? Tirano in ballo Casalino, Renzi promette battaglia

La decisione farebbe scivolare il quotidiano in una «grave crisi editoriale»

Il Foglio sarebbe stato escluso dai contributi all’editoria per il 2018. A comunicarlo è stato in prima pagina lo stesso quotidiano, diretto da Claudio Cerasa. La lettera si intitola Un tentativo che non riuscirà per colpire il Foglio e cercare di chiuderlo, un articolo attraverso il quale il quotidiano ricostruisce le motivazioni dell’esclusione, non chiarite direttamente dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.


La ricostruzione del Foglio

Il primo appiglio per giustificare l’esclusione proverrebbe, spiegano dal Foglio, dal verbale di un’inchiesta risalente al biennio 2009-2010, secondo la quale il giornale non avrebbe avuto diritto ai finanziamenti editoriali per quell’arco di tempo a causa del mancato raggiungimento del 25 per cento delle vendite calcolate sull’intera tiratura. «Il che è falso e è stato dimostrato falso nelle nostre controdeduzioni, cosa che qualunque tribunale civile è in grado di decidere in qualunque momento», scrivono. Il giornale cita come secondo argomento anche una vicenda relativa a un’altra posizione della Guardia di Finanza, da loro ritenuta falsa: «Secondo argomento della Finanza: il Foglio era organo di un movimento inesistente, la Convenzione per la giustizia, il che era gravemente falso, visto che il movimento esisteva, aveva tenuto un suo congresso di fondazione a Firenze».

La spaccatura nel governo

Nei primi paragrafi della lettera, il Foglio cita un episodio con protagonista Rocco Casalino, esponente del Movimento e portavoce di Palazzo Chigi. «Qualche tempo fa, nell’era Salvini-Di Maio, il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, aveva sarcasticamente domandato al nostro Salvatore Merlo perché mai si desse tanto da fare visto che il Foglio sarebbe stato chiuso». A twittare subito sulla vicenda è stato Matteo Renzi, al governo con il suo Italia Viva, che si è schierato apertamente a favore del giornale, evocando un nuovo caso Radio Radicale: «Chi vuole chiudere IL FOGLIO sappia che noi difenderemo questa voce libera dell’informazione come abbiamo difeso Radio Radicale. Pancia a terra, tutti insieme, @ilfoglio_it deve vivere».

Le preoccupazioni: «Attacco politico e fuorilegge»

La decisione di negare al Foglio i contributi farebbe scivolare il quotidiano in una «grave crisi editoriale». «L’aria che tira è quella di un attacco proditorio – scrivono – a un giornale che è tra le più trasparenti macchine amministrative nel panorama dell’editoria italiana e che ha sempre avuto tutti i titoli per essere considerato in Italia e non solo in Italia, un serio giornale di riferimento per chi abbia voglia di leggerlo». Il Foglio scrive che si tratta di un attacco «fuorilegge e dettato da malevolenza politica, emersa fin dal giorno in cui accedemmo ai contributi secondo la legge e divenuta infine determinazione a perseguire la chiusura del giornale quando una maggioranza e un governo a noi ostili».

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