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Cinema, Checco Zalone e il Real Time Marketing: due facce della stessa medaglia

01 Gennaio 2020 - 07:22 Giulia Marchina
Il suo modo di intendere le storie che porta sul grande schermo, l'assoluta precisione con cui studia le battute, fa tutto parte di una scrittura attenta e ragionata

Checco Zalone funziona. Può piacere come no, può infastidire, far sorridere, irritare, far sbellicare, ma il punto è che la sua narrazione dei fatti funziona. Il modo di intendere le storie che porta sul grande schermo, l’assoluta precisione con cui studia le battute, i tempi comici, i giochi di parole, fa tutto parte di una scrittura attenta e ragionata. E quello che è accaduto con il dibattito scatenato dall’uscita di quei tre minuti, con il brano Immigrato, che funziona anche da trailer – in cui il genio sta, ad esempio, nell’aver utilizzato come base musicale un sound alla Toto Cotugno -, per pubblicizzare il film che sarà nelle sale da oggi, 1 gennaio, Tolo Tolo, ne è la prova provata. Zalone, al secolo Luca Pasquale Medici, ci ha preso di nuovo. Si potrebbe fare anche riferimento agli incassi dei suoi film, ma sarebbe una strada poco elegante per analizzare il fenomeno. Il motivo di tanto successo sta nella tecnica che utilizza: il real time marketing, ossia la capacità di essere reattivi, di rispondere velocemente agli stimoli esterni, con una buona dose di tempismo – imprescindibile – che porti a produrre un contenuto ironico, fuori dagli schemi e che crei profitto.

Nell’epoca dei social network, in cui i social media manager cavalcano l’onda dell’attualità, pescando dai fatti del giorno, dalla cronaca per ironizzare e vendere un prodotto, il regista pugliese fa lo stesso. Il tasto su cui batte è identico. In Quo Vado ironizzava sul posto fisso, ricamando una trama che sbeffeggiasse tutti i clichè legati all’argomento, e in Tolo Tolo cosa fa? Prende l’argomento di cronaca più “trito e ritrito” degli ultimi anni – cioè l’immigrazione e, con esso, la figura del migrante – e ci costruisce una storia. Snocciola uno dopo l’altro i luoghi comuni, gli slogan, i pensieri dell’italiano medio, per far ridere, sì. Per far riflettere, pure. Ma anche per vendere il suo lavoro al pubblico. Gli schemi tra il real time marketing e la regia di Zalone possono così essere sovrapposti, perché coincidono, sono facilmente comprensibili dai destinatari del messaggio. E il pubblico è in visibilio ancor prima dell’uscita del film.

In copertina: Un’immagine del nuovo film di Checco Zalone, Tolo Tolo

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