Checco Zalone

Checco ZaloneANSA / ETTORE FERRARI | L’attore Checco Zalone (Luca Medici) durante il photocall del film “Sole a Catinelle”, Roma, 29 ottobre 2013

Chi è Checco Zalone?

Il nome Luca Pasquale Medici ai più non dirà molto ma dietro questo pseudonimo si nasconde uno degli attori comici italiani di maggior successo degli ultimi decenni: Checco Zalone. Anche il nome scelto per calcare il palco è una trovata comica, che prende spunto dal dialetto barese. «Che cozzalone», «che tamarro», opportunamente riformulato, diventa quindi il suo nome d’arte e un indizio sul suo personaggio. Luca Pasquale Medici nasce il 3 giugno 1977 a Capurso, pochi chilometri a sud di Bari, dove consegue la laurea in Giurisprudenza. Inizia la sua carriera sul palco come cantante, si esibisce ai ricevimenti e trova spazio sulla tv locale Telenorba, insieme al regista Gennaro Nunziante con il quale stringerà poi un fortunato sodalizio artistico. Il successo arriva quando entra nel circuito Zelig del capoluogo pugliese, facendo il suo esordio sul palco di Zelig Off nel 2005 e poi a Zelig Circus su Canale 5. Iniziano quindi a emergere le sue caratteristiche comiche che lo renderanno noto al pubblico italiano negli anni seguenti, come imitatore e come cantante di testi esilaranti ed equivoci. Il suo primo vero successo, Siamo una squadra fortissimi, pensato per la Nazionale italiana, coincide con la vittoria degli azzurri al Mondiale di Germania 2006, un contro-inno che accompagna la cavalcata dell’Italia fino alla finale vinta a Berlino contro la Francia. Le sue successive canzoni demenziali spopolano: A me mi piace quella cosa sulle note di Ti regalerò una rosa, o A te di Jovanotti che diventa Se solo sapessi sussulterei.

ANSA/CARLO FERRARO/DC | Il comico Luca Medici, in arte Checco Zalone, alla presentazione del suo film “Cado dalle Nubi”, Firenze, 4 dicembre 2009

I film

Nel 2009 iniziano le riprese del suo primo successo al cinema, Cado dalle nubi, di cui Checco Zalone è non solo l’attore protagonista ma anche lo sceneggiatore, mentre alla regia c’è Nunziante. Il film è un successo di pubblico e al botteghino incassa 14 milioni di euro, ottenendo due nomination al Nastro d’argento come Miglior commedia e Miglior canzone originale per Angela. Due anni più tardi confeziona un altro film, Che bella giornata, che triplica gli incassi al botteghino rispetto al suo esordio sul grande schermo diventando il secondo – poi terzo, per la riproposizione al cinema di Titanic nel 2012 – film con maggiori incassi in Italia, con 43 milioni di euro. Passano ancora due anni e nel 2013, sempre con Nunziante, scrive e recita in Sole a catinelle, che supera i 50 milioni di euro di incassi e sorpassa in classifica Titanic.

ANSA/IGNAZIO NANO/US MEDUSA | Checcho Zalone in una scena di del film “Che bella giornata” con l’attrice Nabiha Akkari

Ogni nuovo film di Zalone supera il record precedente. E così Quo vado?, quarto film del comico e sceneggiatore pugliese, che esce per Capodanno 2016, diventa il film italiano di maggior successo nella storia del cinema italiano, con 65 milioni di euro di incassi. Con toni leggeri, a tratti demenziali, Luca Medici ha sempre cercato di trattare tematiche sociali, contemporanee, e per il suo esordio alla regia decide di farlo con più chiarezza. Per la prima volta dietro alla macchina da presa, senza l’amico Nunziante, Zalone porta al cinema Tolo Tolo, di cui è attore, regista e sceneggiatore con Paolo Virzì. La pellicola parla di immigrazione, ottiene anche l’approvazione di una parte della critica che loda la scelta dell’artista di confezionare un film più impegnato e ottiene un David di Donatello per la Miglior canzone originale, Immigrato, e il David dello spettatore. Il pubblico anche apprezza: Tolo Tolo diventa il quinto film col maggior incasso in Italia, terzo film italiano dietro i suoi Quo vado? e Sole a catinelle.

La tv, il teatro e i progetti futuri

ANSA/RICCARDO ANTIMIANI | Checco Zalone sul palco del Festival di Sanremo durante la seconda serata della 72esima edizione, Sanremo, 2 febbraio 2022

Dai suoi esordi su Telenorba al palco di Zelig su Canale 5, fino ai teatri per i suoi spettacoli personali, il personaggio di Luca Medici è una caricatura dei cantanti neomelodici, ma anche un ritratto di uno dei tanti «italiani medi». Checco Zalone è sgrammaticato, ignorante ma empatico, pigro e curioso, interpretato da un artista molto preparato e le cui capacità, anche di coinvolgere il pubblico e ispirare simpatia, emergono chiare sotto i riflettori. Mentre nelle sale i suoi film si prendono la scena, continua a lavorare per la tv e realizza tre spettacoli, Checco Zalone Show nel 2009, Resto Umile World Tour nel 2011 e Amore + Iva nel 2022. E sempre nel 2022 è uno degli ospiti di peso del Festival di Sanremo, condotto e diretto da Amadeus. Tra le caratteristiche più apprezzate dal pubblico, anche le sue doti come imitatore. Luca Medici ha messo i panni di decine di altri artisti e personaggi noti, da Jovanotti a Nichi Vendola, da Carmen Consoli ad Al Bano, da Antonio Cassano a Roberto Saviano, da Giusy Ferreri a Tiziano Ferro, e tanti altri ancora.

Dopo aver parlato di omosessualità, terrorismo, immigrazione, lavoro, genitorialità, la prossima pellicola dell’artista pugliese potrebbe vedere Checco Zalone affrontare il narcisismo e i social. Almeno questo è quello che lascia intendere l’attore e regista, in un’intervista al Corriere della Sera del 17 marzo 2023. «Oggi si può dire tutto, anche troppo. Si dà voce a chi non lo merita», dice ad Aldo Cazzullo smontando con semplicità la retorica della presunta dittatura del politicamente corretto, «ognuno è libero di sparare le sue nullate, di ferire, di offendere, senza conseguenze. Il male del secolo è il narcisismo, e il nostro specchio di Narciso è il telefonino. Sto cominciando a pensare a un film su questo tema: il narcisismo di massa».

Testo di Massimo Ferraro

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