Gianluigi Paragone fuori dal Movimento 5 Stelle. Lui attacca: «Sono stato espulso dal nulla»
«Sono stato espulso dal nulla… c’era una volta il 33%, ora…». Con queste poche parole, scritte a mano su un foglio di carta e pubblicate sui social, l’ormai ex senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone ha commentato l’espulsione decisa dal collegio dei probiviri del M5s, composto da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e dalla ministra Fabiana Dadone.
L’espulsione è già stata comunicata all’interessato e, tra le altre cose, viene motivata anche con il voto espresso in difformità dal gruppo parlamentare sulla Legge di bilancio.
«Se verrò espulso, per non aver votato la fiducia al governo, solleverò una questione di incompatibilità. I suoi due ruoli, probiviro e ministro, sono in conflitto», aveva detto solo ieri Paragone.
«Dovrà essere Luigi Di Maio a decidere. Al ministro degli Esteri non chiedo di risolvere immediatamente la crisi libica, ma spero sia capace di risolvere almeno questa. Mi aspetto che il Movimento che esprime il ministro della Giustizia rispetti il senso di giustizia».
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