Omofobia, Ekdal (Samp): «Molti calciatori gay vivono nella paura»

Il centrocampista: «Nel nostro sport solo otto giocatori si sono ufficialmente dichiarati omosessuali, ma molti altri vorrebbero farlo, ma non si sentono liberi»

L’omofobia nello sport, Una partita da vincere, è l’evento al Parlamento europeo di Bruxelles organizzato il 4 febbraio da Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al PE, Tomasz Frankowski, europarlamentare del Ppe e Marc Tarabella, del gruppo S&D.


All’incontro ha partecipato, inviando un video, il calciatore svedese della Sampdoria Armin Ekdal: «Come giocatore professionista ritengo essenziale contribuire a sensibilizzare il pubblico europeo sul tema della omofobia», ha dichiarato lo sportivo nel corso dell’evento per combattere ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone Lgbt nello sport e non solo.


«In un mondo ideale nessuno dovrebbe sentirsi a disagio a dichiararsi omosessuale, che sia nella vita o nel calcio – ha aggiunto il calciatore -, ma purtroppo la realtà è molto diversa. Nel nostro sport solo otto giocatori si sono ufficialmente dichiarati omosessuali, ma molti altri vorrebbero farlo, ma non si sentono liberi» di farlo, «per paura delle reazioni negative».

Nel suo video-denuncia il centrocampista ha spiegato che «questi giocatori sono preoccupati di diventare un bersaglio per gli insulti», e dunque «si sentono obbligati a nascondersi, fuggire e vivere nella paura». Ekdal chiede quindi di «reagire» e di usare l’istruzione «come una forza per un cambiamento positivo».

Video – Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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