La frase choc di Don Bucci: «La pedofilia non uccide nessuno, l’aborto sì»

Il sacerdote ha inoltre definito l’aborto come un massacro di bambini innocenti e si è detto stupito delle polemiche sulla lettera che bandiva dalla chiesa 44 parlamentari che hanno votato il Reproductive privacy act

È bufera su don Richard Bucci, sacerdote di 72 anni della chiesa del Sacro Cuore di West Warwick, nello stato Usa di Rhode Island, che durante un’intervista all’emittente locale NBC 10 News rilasciata lo scorso 9 febbraio ha dichiarato: «La pedofilia non uccide nessuno mentre l’aborto sì». Soltanto pochi giorni prima il reverendo aveva pubblicato su un giornale una sorta di lettera di proscrizione in cui venivano elencati i 44 deputati e senatori del Rhode Island che l’anno scorso hanno votato il Reproductive privacy act, legge che prevede una serie di libertà e diritti alle donne che decidono di abortire. I fedeli che hanno appoggiato quel provvedimento, in aperto contrasto con la dottrina cristiana, per don Bucci non potranno più ricevere i sacramenti nella sua parrocchia, ma neppure essere testimoni ai matrimoni o fare orazioni durante i funerali. Secondo il sacerdote, il divieto è giustificato da «quanto insegnato dalla Chiesa cattolica in 2000 anni».


Il sacerdote, durante l’intervista ha inoltre definito l’aborto come un massacro di bambini innocenti e si è detto stupito delle polemiche sulla lettera che bandiva dalla chiesa i legislatori che avevano dato il loro sì al Reproductive Privacy Act. «Questo è l’insegnamento della Chiesa: la legge canonica, il concilio vaticano II e il primo catechismo cattolico. Non so quali ulteriori evidenze dovrei presentare», ha spiegato, sorpreso, Bucci. Per il reverendo, ancora, il numero di bambini uccisi dall’aborto è di molto superiore rispetto a quello delle vittime di violenze sessuali. Naturalmente le sue dichiarazioni choc hanno alzato un vespaio di critiche. Carol Hagan McEntee, deputata dem finita nella lettera di “scomunica” ha replicato a Bucci: «Quando dice che la pedofilia non uccide, beh, chiaramente non capisce».


«Avrebbe dovuto venire al Campidoglio e ascoltare le testimonianze e saprebbe – ha continuato la deputata – che ci sono molte vittime che non sono più tra noi. Voci ferite a cui hanno rubato l’infanzia. Hanno praticamente distrutto le loro vite. E quelli che ancora possiamo ascoltare sono tra i fortunati perché sono ancora vivi; non sono morti per overdose o suicidio. Ce ne sono molti altri che non sono mai riusciti a farsi avanti».

Immagine: La Chiesa del Sacro Cuore di West Warwick – Google Maps

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