Conte e Mattarella si sono incontrati al Quirinale, o forse no. Il giallo (e il significato) della riunione

Confermato dall’agenzia stampa Ansa ma smentito da Palazzo Chigi. Il Quirinale parla solo di «contatti»

Un incontro. Non confermato da Palazzo Chigi ma riportato dall’agenzia stampa Ansa. Dal Quirinale invece parlano solo di «contatti». I due protagonisti sono il presidente della Repubblica Segio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


Secondo Ansa la riunione tra i due sarebbe avvenuta questa mattina. Un contatto, anche se telefonico, c’era già stato. Il 13 febbraio i due si erano sentiti al telefono, prima del Consiglio dei Ministri disertato dalle ministre di Italia Viva che ha dato il via libera al disegno di legge sulla riforma del processo penale.


Quella sera Conte aveva derubricato la telefonata con Mattarella a un semplice colloquio ordinario, cercando di soffocare le voci che emergevano su una spaccatura definitiva tra l’esecutivo e Italia Viva: «Non tiriamo Mattarella nella vivacità di un confronto politico. C’è stata la telefonata, rientra tra gli ordinari e costanti colloqui del presidente del Consiglio con il presidente Mattarella».

L’attacco di Renzi, la risposta di Conte e il significato dell’incontro con Mattarrella

Il giorno dopo il Consiglio dei ministri disertato, Matteo Renzi è tornato all’attacco. Su Facebook, al termine di un post sulla prescrizione ha spiegato: «Se il premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze. Se invece vogliono noi, devono prendersi anche le nostre idee. Alleati, non sudditi».

E il premier, in visita a Gioia Tauro, ha replicato: «Oggettivamente negli ultimi giorni Italia Viva ha votato sistematicamente con le opposizioni. Il fatto che ogni giorno propongono la formulazione di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia richiede un chiarimento da parte loro».

Per chiudere con la richiesta, diretta, di svelare le carte: «Ci devono dire cosa vogliono fare: se vogliono correre insieme a noi e se si sentono confortevoli in questa maggioranza».

È qui che sembra un po’ più chiaro il motivo di questo incontro con Mattarella, certo non ufficiale visto le smentite: un punto della situazione ma anche un segnale per Renzi «non scherzare col fuoco».

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