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Sardine in piazza a Roma contro Salvini. Ma senza i quattro fondatori – Il video

16 Febbraio 2020 - 18:51 Giulia Marchina
Le voci della piazza: «Speriamo che il movimento entri dentro al Pd e faccia da traino»

È il giorno della sfida a distanza, a Roma, tra Matteo Salvini e le Sardine. Il primo con un incontro pubblico strategico per i leghisti in vista delle amministrative 2021 nella Capitale, dal titolo Roma torna capitale. Idee nuove per il futuro della città, al Palazzo dei Congressi all’Eur. Il movimento delle Sardine invece sta riempendo piazza Santi Apostoli a Roma. Fino alle 19, questa piazza che ieri ha visto i 5 Stelle protestare per mantenere l’abolizione dei vitalizi, sarà oggi il teatro del flash mob delle Sardine contro la narrazione leghista e i decreti sicurezza tanto voluti dal Capitano quando era ministro dell’Intero nel governo Conte I.

Chi é venuto qui a manifestare contro Salvini, che oggi rappresenta l’opposizione al governo giallorosso, e contro il “suo” decreto sicurezza, lo fa perché «anche se non siede tra i posti dell’esecutivo é sempre presente: occupa spazio nelle tv e nei giornali». Dunque la risposta degli ittici é di evitare che l’ex ministro dell’Interno riprenda il potere nelle sue mani.

OPEN/Giulia Marchina

I decreti sicurezza

L’abolizione totale dei decreti sicurezza è la richiesta che le Sardine faranno al premier Giuseppe Conte nell’incontro, previsto da entrambe le parti, ma non ancora fissato. Secondo quanto scrive l’Ansa citando fonti del movimento, le motivazioni della richiesta sono in un documento già pronto che sarà consegnato al premier.L’incontro è stato però per il momento rimandato «perché ora la priorità sono i problemi dell’Italia e non che il premier incontri noi Sardine».

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Sul futuro del movimento, la gente in piazza si dice speranzosa: «Vogliamo poche parole e molti fatti, questo é un movimento pacifico che non manda a f*****o nessuno». Chi invece gioca di strategia, spera che le Sardine facciano da traino per tutti gli scontenti del Pd: senza però creare scissioni, ma mescolandosi con i Dem per ridare lustro alla sinistra.

I quattro fondatori bolognesi delle Sardine, tra cui Mattia Santori, non saranno presenti alla manifestazione di Roma: sono impegnati a preparare
il sit-in di domani a Bologna per la liberazione di Patrick Zaki. Santori invece domani sarà invece a Scampia, a Napoli, per incontrare la cittadinanza in vista dell’incontro nazionale della Sardine che proprio nel quartiere del capoluogo napoletano si terrà il 14 e 15 marzo.

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Arriva Jasmine Cristallo, seguita da Massimiliano Perni. La prima domanda per loro é sul perché della giornata di oggi: «Noi non vogliamo annullare il decreto sicurezza, ma abrogarlo. La differenza é sostanziale».
Entrambi sono concordi nel dire che il clima politico non giovi all’Italia, tanto meno i messaggi inviati dall’ex ministro dell’Interno. «Dobbiamo cambiare il decreto così come tanto altro, ne va dei princípi di questa democrazia, dicono».

Anche Lorenzo Donnoli, uno dei leader del movimento, é della stessa idea. Poi la stoccata a Di Maio e alla sua presenza sul palco di ieri, quello anti vitalizi: «Abbiamo un ministro degli Esteri che anziché occuparsi di Zaki, pensa a farsi i selfie col suo bagno di folla. Lo trovo imbarazzante». Sull’episodio, avvenuto questa settimana, che ha visto l’espulsione dell’esponente lucano dopo la contestazione a Santori fuori da Palazzo Chigi, Donnoli assicura che non é un meccanismo da partito politico – «noi non siamo un partito», piuttosto sono semplici divergenze tra membri dello stesso movimento.

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