Il grillino Buffagni quasi rimpiange Salvini: «Con lui posizioni diverse, ma toni alti. Con Renzi ogni giorno…»

Il viceministro M5s blinda Conte a palazzo Chigi, ma dopo l’ultimo attacco interno da parte di Italia Viva si dice ormai stufo

C’è un velo di rimpianto per i tempi che furono a sentire l’ultimo intervento del grillino Stefano Buffagni. Chiamato a commentare i venti di crisi nel governo che soffiano dal fronte renziano, il viceministro M5s a Circo Massimo su Radio Capital dice di essere ormai stufo delle continue polemiche di Matteo Renzi: «Renzi pensa solo a se stesso, e credo che sia una convinzione del 90% degli italiani».


Il clima nel governo sembra diventato tanto insopportabile per Buffagni, da arrivare a rinvangare il primo esecutivo Conte, quello con la Lega: «Quando discutevamo con Salvini c’erano posizioni diverse su tanti temi e toni erano alti, ma qui la discussione dov’è? Ogni giorno c’è un motivo per andare in contrapposizione e urlare. Capisco l’esigenza di esistere – aggiunge Buffagni – ma se si è deciso di gestire un governo con l’orizzonte della legislatura, bisognerebbe avere la serietà di dare rispose concrete».


Alcuni retroscena apparsi sui quotidiani di oggi riportano l’ambizione di Renzi di sostituire l’attuale premier con figure a lui più gradite, dall’attuale ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, fino a Mario Draghi, ex governatore della Bce. Per Buffagni però il presidente del Consiglio non si tocca: «Ma Renzi che potere ha in Italia? Conte è una certezza, non è in discussione. Le persone non mi chiedono di Renzi, lo considerano tutti… Renzi: ormai il suo nome è una qualificazione».

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