Il governo trema, Salvini spera nel voto: «Nessun accordo con Renzi». Ma su revoca di Autostrade frena: «Prima le carte»

Il leader della Lega non vede alternativa alle elezioni anticipate dopo l’ultima ventilata crisi di governo

Matteo Salvini cerca di inserirsi nelle fibrillazioni all’interno del governo giallorosso e ribadisce che per lui le elezioni anticipate continuano a essere «la via maestra». Il leader della Lega torna ad attaccare l’esecutivo dopo la giornata di ieri in cui si era occupato principalmente di politica estera rassicurando la stampa internazionale sulle intenzione del Carroccio di non voler uscire né dall’euro né dalla Ue.


Dichiara Salvini ai microfoni di Radio2: «Noi ci occupiamo di problemi reali, di cantieri, di infrastrutture, di temi veri mentre da un mese la maggioranza si scanna sulla giustizia e sulla prescrizione. Noi non stiamo zitti, ma una volta che abbiamo detto la nostra sulla Giustizia non possiamo inseguirli tutti. Ora la gente capisce perché la Lega questa estate ha lasciato il governo e sette ministeri».


No al governo istituzionale

Alla domanda se sia disponibile a partecipare ad un governo istituzionale, risponde secco: «Se io faccio il governo con il Pd? Scherza? Se siamo andati a casa in estate perché questi bloccavano tutto. Io non cambio idea ogni sei mesi. L’unica via rimane quella delle elezioni». Salvini smentisce poi che ci sia un «accordo sotterraneo» tra lui e Matteo Renzi.

«Perché deve esserci un accordo sotterraneo con Iv? Farsi il fegato marcio per il signor Conte non è per me. Il problema – aggiunge – è che l’Italia si sta spegnendo. Ci fosse un governo lontanissimo da me ma che fa le riforme io lo contesterei ma almeno farebbero qualcosa per l’Italia. Il dramma è che siccome sono divisi su tutto non fanno nulla. E le statistiche ci dicono che siamo ultimi per crescita».

Le tensioni nel centrodestra

L’ex vicepremier sconfessa le voci che riferiscono di tensioni fra la Lega e gli alleati del centrodestra, soprattutto con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: «Confermo che cerchiamo uomini e donne migliori per guidare le regioni ed i comuni. C’è una polemica solo sui giornali. Visto che mancano mesi alle elezioni stiamo scegliendo le donne e gli uomini più in gamba ed una squadra. Arriveremo ad una soluzione condivisa con un centrodestra unito. Ma se serve un po’ di tempo in più non c’è problema».

Poi Salvini torna sul tema dell’euro: «La moneta unica non ha aiutato l’economia italiana, ma uno cucina la minestra con gli ingredienti che ha. Lavoriamo a far crescere l’Italia in Ue con gli strumenti che ha. E vogliamo darle un’anima con chi oggi non la governa e non la ha governata negli ultimi dieci anni. Io sono lontano anni luce dalle politiche di Macron. Il suo non è un modello che vorrei. Sono alleato di Lepen».

Il caso Autostrade

L’ex ministro dell’Interno dice la sua anche sulle concessioni autostradali: per revocarle secondo il leader del Carroccio «devi avere delle carte, un parere tecnico, giuridico, legale e procediamo. Non si revoca o si proroga ad occhio. C’è una responsabilità di qualcuno: se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Portateci una perizia che confermi che la responsabilità dei 43 morti è di Autostrade».

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