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Usa, i Boy Scout verso il fallimento dopo le accuse di pedofilia

18 Febbraio 2020 - 08:45 Redazione
I documenti hanno rivelato un elenco di quasi 8mila presunti autori di abusi sessuali su minori

Boy Scouts of America, il più grande movimento scout degli Stati Uniti, ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento. La causa sono le accuse di abusi sessuali su minori che hanno portato a una serie di cause legali. Stando alle dichiarazioni, la procedura fallimentare aiuterà la Boy Scouts (che conta 2,2 milioni di membri tra i 5 e i 21 anni) a «risarcire equamente» le vittime attraverso la creazione di un fondo di compensazione, e permetterà all’organizzazione di continuare a livello locale.

Le accuse di pedofilia

La Boy Scouts of America è stata accusata di aver insabbiato e coperto anni e anni di abusi inflitti a migliaia di suoi giovani membri, e di non aver fatto abbastanza per sradicare i pedofili durante i suoi 110 anni di storia. «Più di 12mila membri dei Boy Scout hanno subito abusi sessuali dal 1944», ha detto l’anno scorso l’avvocato delle vittime Jeff Anderson. Il legale ha anche dichiarato che nei file gestiti dai Boy Scout sono riportati più di 7.800 presunti criminali.  

L’esistenza di tale documentazione – nota come «file di perversione» e che elenca i capi scout o i capi delle truppe accusati di abusi sessuali – è stata rivelata per la prima volta in un caso giudiziario del 2012. «La BSA si preoccupa profondamente per tutte le vittime di abusi e si scusa sinceramente con tutti coloro che sono stati danneggiati durante il loro periodo in Scouting», ha detto l’amministratore delegato Roger Mosby nella dichiarazione.     

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