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Coronavirus, le contromisure dei vescovi all’epidemia: via le acquasantiere, vietati gli scambi di pace

22 Febbraio 2020 - 16:06 Redazione
A Piacenza il vescovo dispone il divieto dello scambio del gesto di pace. La Cei: «Disposti per tutelare la salute della nostra gente ad attuare qualunque disposizione»

Il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio ha disposto per le messe nelle chiese della sua Diocesi che la Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e che sia evitato lo scambio di pace. A seguito delle disposizioni emanate dalla Prefettura del capoluogo sul Coronavirus, il prelato ha disposto, a scopo precauzionale e fino a nuove indicazioni, anche la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative.

A Cremona, a seguito dell’emergenza, il vescovo, Antonio Napolioni, ha disposto la chiusura degli oratori di Sant’Ilario, Sant’Agostino e Sant’Agata e ha inviato anch’esso ai parroci una disposizione con cui vieta lo scambio della pace durante le messe. Verrà inoltre tolta anche l’acqua benedetta dalle acquasantiere.

Nella Diocesi di Pavia restano confermate, per il momento, come in altre province, le celebrazioni religiose e le attività di parrocchie e oratori. La Curia, con un comunicato firmato da don Luigi Pedrini, vicario generale della Diocesi guidata dal vescovo Corrado Sanguineti informa che si manterrà «la normale celebrazione delle messe e le altre attività parrocchiali a meno che non vi sia una esplicita richiesta di sospensione da parte del Sindaco del Comune di appartenenza».

In una nota, monsignor Franco Agnesi, Vicario Generale della Arcidiocesi di Milano ha disposto che anche per la diocesi di sua competenza, «in considerazione delle circostanze che si stanno creando e in evoluzione, dovute al contagio da COVID-19 (Coronavirus) presente anche nel nostro territorio diocesano, si suggerisce che la Comunione eucaristica possa essere distribuita sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti».

«Per quanto concerne le feste di Carnevale – continua la nota – siano sospese là dove richiesto dal Comune. Qualora venisse inoltrata alla Diocesi, da parte della Prefettura o del Ministero, la richiesta della sospensione di tutte le celebrazioni liturgiche sul territorio diocesano, ne verrà data comunicazione per tempo»

Questa mattina il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, aveva stabilito a scopo precauzionale la sospensione delle feste di Carnevale previste in città; identico provvedimento è stato adottato in diversi comuni del Pavese, nella zona più vicina alla provincia di Lodi.

Il presidente Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, sui contagi da coronavirus si è dichiarato disposto «in totale accordo col ministro della Salute, ma siamo disposti per tutelare la salute della nostra gente ad attuare qualunque disposizione».

«Io sono preoccupato perché naturalmente sono cose che riguardano la salute e il bene delle persone – ha aggiunto Bassetti -. Sono anche convinto che non bisogna diffondere allarmismo, perché non serve l’allarmismo, servono le cautele giuste che in questo caso dovremo osservare e siamo disposti ad osservare».

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