Coronavirus, chiude San Luigi dei Francesi a Roma: il sacerdote è positivo. In isolamento i preti residenti

Un prete della diocesi di Parigi è risultato positivo al test dopo essere stato a Roma, a San Luigi dei Francesi. L’ambasciata chiude i battenti della Chiesa

Niente messa della domenica. E nessuna visita per i fedeli. La Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma chiude i battenti dopo un caso positivo di Coronavirus che la riguarda direttamente. Pare che un sacerdote della diocesi di Parigi che era stato in visita a Roma sia risultato positivo al tampone per accertare l’infezione. L’uomo si trova ora ricoverato in Francia, a Parigi, e San Luigi ha avvisato sui suoi canali che tutte le attività sono sospese.


I preti residenti a San Luigi dei Francesi sono stati messi in isolamento a titolo precauzionale. Lo rende noto l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dopo che il religioso, rientrato a Parigi dopo aver soggiornato nella comunità della Chiesa, è stato ricoverato all’ospedale Bichat di Parigi. Il prete, aggiunge la sede diplomatica, ha lasciato Roma il 15 febbraio, il 25 è stato riscontrato positivo al coronavirus e il 28 febbraio è stato ricoverato. «Le sue condizioni non destano preoccupazione», fa sapere l’ambasciata.


«Fermée», si legge sul sito. «Per misure precauzionali e fino a nuovo ordine». Un avviso che rimanda a una decisione dell’ambasciata di Francia a Roma. Nella stessa comunicazione, inoltre, vengono avvisati i fedeli che Sant’Ivo dei Bretoni, sempre a Roma, ha chiuso le porte.

L’unità di monitoraggio sul coronavirus istituito dalle Ambasciate di Francia a Roma «è in contatto con l’agenzia regionale della Sanità dell’Ile-de-France (la regione di Parigi, ndr) e con l’agenzia sanitaria del Lazio in merito al seguito da dare alle misure intraprese», conclude la nota delle sede diplomatica.

San Luigi dei Francesi è la chiesa nazionale dei francesi a Roma dal 1589. Si tratta di uno dei luoghi di culto più visitati nella Capitale. All’interno vi si trovano tre capolavori di Caravaggio (il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e Vocazione di san Matteo), nella cappella Contarelli. Opere ammirate da centinaia di turisti al giorno, tanto che la chiesa necessita di un servizio d’ordine autonomo.

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