Coronavirus, quasi 3 mila decessi e oltre 87 mila contagi nel mondo. Positivi i primi 3 cechi, erano stati in Italia

Nel mondo le vittime sono quasi 3 mila. Calano gli ultimi decessi in Cina, ma in Corea del Sud le infezioni crescono a tripla cifra. Cancellato il primo volo da New York dopo che l’equipaggio si è rifiutato di imbarcarsi per l’Italia

L’ultimo bilancio in Europa e nel mondo

Fino ad ora sono 87.024 i casi di nuovo Coronavirus nel mondo (79824 solo in Cina) e 2.979 i decessi (2870 in Cina). Sono questi i numeri contenuti nell’ultimo bollettino pubblicato dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) sull’epidemia di coronavirus, dal 31 dicembre 2019 ad oggi.


Per quanto riguarda l’Ue, sono 1500 i casi e 32 i morti. L’Italia è in cima alla classifica europea: 1.128 positivi e 30 decessi. Dati che pongono il nostro Paese – secondo l’Ecdc – al quarto posto per decessi nel mondo.


Contagiati lo scrittore Luis Sepulveda e la moglie

Luis Sepulveda e la moglie Carmen Yanez sono risultati positivi al test del coronavirus. Lo scrittore cileno, residente in Spagna, e la moglie hanno presentato i primi sintomi due giorni dopo il rientro da un festival letterario a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Il contagio è stato confermato ieri dalle autorità sanitarie delle Asturie, che con Sepulveda adesso registrano il loro primo caso di coronavirus.

Primi tre contagi in Repubblica Ceca, erano stati in Italia

Il ministro della sanità della Repubblica Ceca Adam Vojtech ha reso noto che ci sono i primi tre casi positivi di coronavirus nel Paese di cui si ha notizia. I loro test sono stati inviati in Germania per la controprova. Due pazienti sospetti sono stati ricoverati nell’ospedale Bulovka di Praga, il terzo a Usti nad Labem. Si tratta di un ceco 68enne, rientrato da una conferenza all’università di Udine, e di una statunitense di 21 anni, che studia a Milano ed era a Praga come turista. La terza persona è invece un ceco di 44 anni, rientrato dalle ferie a Auronzo di Cadore nel Veneto. Tutta la sua famiglia – moglie e bambini – si trova in quarantena domiciliare.

Nasa: riduzione dello smog in Cina

Nell’emergenza internazionale causata dal coronavirus ci sono anche dei risvolti positivi. Secondo quanto mostrato dalla Nasa, in Cina l’epidemia avrebbe aiutato a diminuire i livelli di inquinamento grazie al rallentamento economico provocato dal virus. Gli scienziati della Nasa sostengono che la riduzione dei livelli di biossido di azoto – un gas nocivo emesso dai veicoli a motore e dalle strutture industriali – è stata inizialmente evidente vicino alla fonte dell’epidemia, nella città di Wuhan, ma poi si è diffusa in tutto il Paese.

Due classi di un liceo svizzero in quarantena

Le autorità elvetiche hanno messo in quarantena due intere classi di liceo e i loro insegnanti dopo che uno studente è risultato positivo al coronavirus. La decisione presa per il liceo di Bienne, è tra le prime misure contro il Covid-19 che colpiscono una scuola in Svizzera, dove oltre 20 persone sono risultate positive al tampone nell’ultima settimana.

Israele

In queste ore i team che si occupano dell’emergenza coronavirus in Israele stanno affrontano un problema che rischia di rendere vane le misure precauzionali messe in piedi: alcuni israeliani non stanno rispettando la quarantena. Un giovane tornato dalla Thailandia, al quale era stato prescritto un periodo di isolamento, è stato sorpreso dai sanitari nel suo appartamento insieme ad altre 20 persone: «Erano lì per ascoltare storie sulla Thailandia e visitare il loro amico in isolamento. Hanno riso quando hanno visto il team medico», ha dichiarato un alto funzionario del sistema sanitario.

Nel Paese si registrano altri casi di resistenza all’isolamento imposto a quei cittadini considerati a rischio dal ministero della Salute di Israele. Sono centinaia le violazioni della quarantena nelle ultime due settimane pervenute al ministero.

Croazia

In Croazia è stato accertato il settimo caso di contagio da Coronavirus. Come riferiscono i media locali, si tratta di una persona della capitale Zagabria. Dei sette contagi, è stato precisato, quattro sono stati accertati a Rijeka (Fiume) e tre a Zagabria.

Stop dei voli di American Airlines per Milano dagli Usa

La American Airlines ha sospeso fino al 24 aprile tutti i voli con Milano dall’aeroporto Jfk di New York e da quello di Miami, dopo che negli Stati Uniti c’è stata la prima vittima per Coronavirus nello stato di Washington sul Pacifico ed è stato alzato a quattro, cioè «non viaggiare», il livello di allerta per le zone italiane più colpite dai contagi. Una decisione che arriva dopo che già la domanda era calata, secondo la compagnia. Ieri 29 febbraio, era già stato cancellato il primo volo, quello dal Jfk di New York a Milano Malpensa, dopo che l’equipaggio si era rifiutato di salire a bordo per paura del contagio, mentre i passeggeri avevano già superato gli ultimi controlli e altri erano già in cabina. Tra i passeggeri c’era anche una delegazione di avvocati italiani, tra i quali l’avv. Alessandro Mezzanotte, che all’Ansa ha confermato come le procedure per l’imbarco erano già iniziate, prima che il volo venisse cancellato per il rifiuto, comunicato a voce, da parte dell’equipaggio. Il gruppo di italiani rimasto a New York dovrebbe rientrare con un volo Alitalia delle 20.45, ora locale, dopo aver passato una notte in hotel, indicato dalla American Airlines.

Il bilancio in Cina

In Cina il coronavirus ha provocato altri 35 morti, portando il bilancio del Paese a 2.870. Il numero è inferiore ai 47 decessi segnalati dalle autorità cinesi ieri. La National Health Commission ha anche segnalato 573 nuove infezioni. Il numero totale di casi nella Cina continentale ora è di 79.824.

Iran

Il governo iraniano ha annunciato che, il primo marzo, sono morte altre 11 persone nel Paese a causa del coronavirus. Le vittime salgono così a 54: queste le fonti ufficiali. La Bbc, invece, stima che nello Stato mediorientale il numero di decessi sia di oltre 210 morti. A causa dell’epidemia è morto anche un parlamentare iraniano, deceduto dopo alcuni giorni dalla sospensione dei lavori in Parlamento per i contagi che hanno coinvolto diversi deputati. Contagiata anche la vice presidente Masoumeh Ebtekar e il ministro della Salute.

Thailandia

In Thailandia si è registrata la prima morte correlata al coronavirus. Si tratta di un uomo di 35 anni con un quadro clinico precario, poiché aveva contratto anche la febbre dengue. A riferirlo è stato Suwanchai Wattanayingcharoen, direttore generale del Dipartimento di controllo delle malattie. In totale, da gennaio, in Thailandia si sono registrati 42 casi di positività al coronavirus. Di questi 30 sono guariti e tornati a casa, mentre 11 pazienti si trovano ancora in monitoraggio negli ospedali, ha riferito il Dipartimento thailandese. 

Corea del Sud

La Corea del Sud ha riportato altri 376 casi di infezione al coronavirus, portando il totale su scala nazionale a quota 3.526 e con i morti fermi a 17. Dei nuovi contagi, 333 sono relativi a Daegu, dove c’è il grave focolaio legato alla setta della Chiesa di Gesù Shincheonji, e 26 alla vicina provincia di Nord Gyeongsang, secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention. I test a livello nazionale in corso sono 32.422, mentre sono 61.037 quelli finora risultati negativi.

Australia

Primo morto per coronavirus in Australia. Si tratta di un uomo di 78 anni che era a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera-focolaio rimasta per giorni nella baia di Yokohama in Giappone. Il decesso è avvenuto a Perth. Anche la moglie della vittima, 79 anni, è stata contagiata dal virus ed è attualmente ricoverata in un ospedale della città australiana.

Lussemburgo

In Lussemburgo è stato diagnosticato il primo caso positivo da coronavirus. Ad annunciarlo questa sera la ministra della Salute, Paulette Lenert. Il paziente, un quarantenne, è stato in Italia ed è tornato in aereo all’aeroporto di Charleroi, in Belgio, ha detto Lenert. La ministra ha aggiunto che il paziente aveva mostrato i sintomi «all’inizio della settimana», ed ha aggiunto che sono già in corso ricerche «per identificare le persone» con le quali è stato in contatto.

Gran Bretagna

Secondo quanto riporta il sito di The Independent, il numero di contagi in Gran Bretagna sono passati da 20 a 23 nelle ultime ventiquattro ore. I tre nuovi malati sono in GloucestershireHertfordshire e Berkshire. Due di loro sono tornati da poco dall’Italia, mentre la terza persona arriva dall’Asia. Il dipartimento di Sanità sta ancora ricostruendo con chi sono entrati in contatto negli ultimi giorni i nuovi “positivi”. Nel frattempo, continuano i controlli sulle persone che accusano sintomi o ricoverati: finora sono stati eseguiti 10.483  tamponi.

Germania

Sale la preoccupazione in Germania soprattutto nelle scuole. In un asilo nel land del Nordreno-Vestfalia, quattro bambini sono risultati positivi al coronavirus dopo la conferma del contagio di una maestra di 47 anni e di suo marito, ricoverato in ospedale in serie condizioni. A Bonn quasi 200 bambini sono stati messi in quarantena, secondo la Bild, dal momento che un’educatrice di 23 anni è risultata positiva.

Francia

Il numero dei casi confermati di coronavirus in Francia ha toccato i 100, secondo quanto annunciato questa sera dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. In Francia, sui 100 casi registrati da fine gennaio – ha detto Salomon – si contano «12 guariti, 2 decessi e 86 ricoverati», 9 dei quali in uno stato grave. «Questo bilancio – ha detto il direttore della Sanità – è dovuto a un importante focolaio nell’Oise, nel quale si contano 36 casi».

Secondo Salomon, nel dipartimento dell’Oise, a nord di Parigi, alcuni pazienti hanno cominciato ad avvertire i primi sintomi a inizio febbraio: «bisogna frenare l’evoluzione, rallentare la propagazione del virus – ha aggiunto – proteggere le zone indenni o poco colpite. L’obiettivo è guadagnare tempo e lasciar passare l’epidemia di influenza in corso».

Canada

Sono 16 i casi di Coronavirus confermati in Canada secondo la Cnn online. L’ultimo, in ordine di tempo, è un uomo di 80 anni arrivato a Toronto dall’Egitto il 20 febbraio scorso, secondo il responsabile della Sanità nella provincia canadese dell’Ontario. Il paziente canadese è andato al pronto soccorso di Scarborough il 27 febbraio: subito sottoposto al tampone, è stato poi messo in isolamento. È stato quindi dimesso lo stesso giorno e al momento è a casa, in auto-isolamento. Oltre all’Ontario, gli altri casi sono stati segnalati in British Columbia e uno nel Quebec.

Messico

Sono tre invece i casi di coronavirus confermati in Messico, il secondo Paese latinoamericano a essere colpito dall’epidemia dopo il Brasile. Tutte e tre i pazienti, due uomini da Città del Messico e uno da Sinaloa, provenivano dal nord Italia, ha confermato il ministero della Sanità. «È probabile che tutti e tre siano stati infettati dalla stessa persona», ha detto Jose Luis Alomia, il direttore generale dell’epidemiologia. Un alto funzionario al ministero della Sanità, Hugo Lopez-Gatell, ha detto che uno dei pazienti, un 35enne, «ha una malattia lieve con sintomi simili al raffreddore. È giovane, per cui i rischi sono bassi». Il secondo paziente, un giovane di 41 anni rientrato da Bergamo, è in isolamento in un hotel a Sinaloa. Mentre un 59enne, pure rientrato dal nord Italia, è ricoverato in un ospedale, ma le autorità non hanno voluto dire dove. Altri due casi sospetti di coronavirus sono al momento sottoposti ad analisi nello stato di Guanajuato e uno nella regione nord-occidentale di Durango.

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