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I posti di terapia intensiva sono diminuiti negli anni? I dati dal 1997 ad oggi dicono altro

17 Marzo 2020 - 14:48 David Puente
Si sostiene che negli anni siano diminuiti i posti di terapia intensiva. I dati del Ministero lo smentiscono

In piena emergenza coronavirus il 7 marzo 2020, durante un intervento a RadioRadio, Alessandro Meluzzi sostiene che «nei primi anni ’80 i posti di rianimazione in rapporto alla popolazione generale erano 4 volte quelli di oggi». Sul sito del Ministero della Salute troviamo un archivio dedicato ai dati statistici dal 1997 al 2017. All’interno troviamo sia il numero dei posti di terapia intensiva che il loro rispettivo utilizzo in percentuale, informazioni che ci fanno comprendere i numeri reali della necessità nazionale nella sua normalità.

I dati del 1997

Secondo l’annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale del 1997 i posti di terapia intensiva erano 3.119 effettivamente utilizzati per un utilizzo pari al 79%. Ecco la tabella del riepilogo nazionale con tutte le attività di degenza delle strutture di ricovero pubbliche per disciplina ospedaliera:

Nella tabella leggiamo, sempre in merito alla terapia intensiva:

  • 3.119 posti letto effettivamente utilizzati
  • 136.979 degenti
  • 862.691 giornate di degenza effettuate
  • 6,3 giornate di degenza media
  • 79,0 il tasso di utilizzo (per 100)

I dati del 2017

Non avendo dati aggiornati al 2020 nell’archivio del Ministero dobbiamo considerare ciò che è successo dopo 20 anni pubblicati il 18 settembre 2019. Il risultato è interessante:

I reparti direttamente collegati all’area dell’emergenza dispongono per il complesso degli istituti pubblici e privati accreditati di 5.090 posti letto di terapia intensiva (8,42 per 100.000 ab.), 1.129 posti letto di terapia intensiva neonatale (2,46 per 1.000 nati vivi), e 2.601 posti letto per unità coronarica (4,30 per 100.000 ab.).

Nell’annuario del 2017 leggiamo un aumento dei posti di terapia intensiva, così come una diminuzione dell’utilizzo.

Nella tabella leggiamo:

  • 4.600 posti letto effettivamente utilizzati
  • 57.870 degenti
  • 790.128 giornate di degenza effettuate
  • 13,7 giornate di degenza media
  • 48,4 il tasso di utilizzo (per 100)

I dati del 2019

Secondo i dati del Prontuario statistico nazionale, riportati da AGI in un articolo del 14 marzo 2020 e successivamente anche da Corriere e Il Giornale, i numeri più aggiornati sono i seguenti: «5.090 posti letto in totale tra strutture pubbliche e private con un rapporto di 12 a 1 in favore del Servizio Pubblico».

Facendo un semplice confronto con i dati del 1997 abbiamo un numero superiore di circa 1.900 posti e durante l’attuale emergenza, leggendo i dati aggiornati in data 16 marzo 2020, i posti occupati per l’emergenza Covid-19 sono 1.851.

Siccome i casi gravi in terapia intensiva sono distribuiti in determinate regioni d’Italia colpite dall’epidemia, in particolare in Lombardia dove i posti disponibili stanno quasi per finire, è naturale che oggi si costruiscano nuovi posti o ci possa essere la richiesta di aiuto verso quelle che hanno posti disponibili.

Conclusioni

Alessandro Meluzzi nel suo intervento sostiene che i posti siano diminuiti dagli anni ’80 per poi parlare di immigrazione. I numeri riscontrati dal sito del Ministero della Salute indicano che non c’è stato una diminuzione almeno dal 1997 ad oggi, quanto piuttosto un aumento degli stessi con percentuali di utilizzo in diminuzione.

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