Sorrisi per Cr7, apprensioni per la famiglia Higuain. Al centro delle attenzioni degli attaccanti della Juve ci sono le rispettive madri. Quella di Ronaldo, colta da ictus e subito raggiunta dal figlio (prima della positività del compagno Rugani), sta meglio e ha lasciato l’ospedale di Madeira. Dolores Aveiro ha festeggiato il ritorno a casa condividendolo su Instagram: ‘Pensavate che non sarei tornata?- scrive -. L’ho fatto lentamente, delicatamente e con la pace nel cuore’. E’ solo un passo della lunga lettera postata sui social e nella quale si fa anche riferimento ai valori religiosi e familiari.
Un post condiviso da Maria Dolores (@doloresaveiroofficial) in data:
Sempre da Instagram, ma di diverso tono, le parole di Nicola Higuain, fratello e agente del Pipita: ‘Nostra madre lotta contro il cancro come tante altre persone nel Mondo – scrive Nicola Higuain -. Chiediamo rispetto e considerazione. Gonzalo è tornato in Argentina per stare vicino a mamma dopo aver rispettato le regole e qui si è messo in quarantena’.
Un post condiviso da Nicola Higuain (@nicola_higuain) in data:
Due giorni fa il rientro di Gonzalo Higuain in Argentina aveva suscitato inizialmente notevoli polemiche su stampa e social dopo che il calciatore era stato a contatto con Daniele Rugani (come tutti i calciatori della Juve), senza aspettare i famosi 14 giorni prima di poter uscire. E’ stato poi chiarito che il Pipita, sottoposto a tampone con esito negativo, era in isolamento domiciliare volontario e non in quarantena (per la quale occorre una ordinanza).
Il bollettino del contagio da Coronavirus in Lombardia conferma che la regione è ancora l’area del Paese che vive la situazione più complicata. L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato che i nuovi casi sono 3251, per un totale di 25515. Il totale dei morti è arrivato a 3095, 546 nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1093, 8258 il totale degli ospedalizzati.
Gallera ha aggiunto che «tutti gli esperti ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica il 13/o e il 14/o giorno dall’introduzione dell’effettiva misura di contenimento e, ahimè, gli esperti avevano ragione, dato che i dati sono tutti in forte crescita». Il dato dei decessi con 546 morti in un giorno è il più alto fatto segnare finora in Lombardia.
La situazione nelle province
Sono 4672 i Covid positivi nella città metropolitana di Milano, 868 più di ieri, 1829 solo nella città di Milano, in crescita di 279 su ieri. «Un dato alto ma inferiore a quello degli ultimi giorni» ha commentato l’assessore al Welfare. «Su Milano la voce dai pronto soccorso evidenzia la stabilità di queste ore» ha detto Gallera, che confida che «i dati iniziano a ridursi tra domani e lunedì».
I contagiati in provincia di Bergamo sono 5869, 715 più di ieri, mentre a Brescia sono 5028, in crescita di 380. A Cremona sono 2733, 341 più di ieri, nel Lodigiano 1693, in crescita di 96, segno che la strada della chiusura, come attuata nella zona rossa del basso lodigiano, «è la strada maestra». In crescita i numeri anche nella provincia di Monza Brianza, più 268 rispetto a ieri.
L’appello dei sindaci bergamaschi
Intanto oggi 21 marzo i sindaci bergamaschi si sono uniti all’appello dei medici bresciani e hanno chiesto al governo misure più stringenti per contenere i contagi da coronavirus. «È arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. Confidiamo in voi»: scrivono 243 sindaci in una lettera indirizzata a Giuseppe Conte e al governatore Attilio Fontana.
«La situazione che si vive nell’intera Regione Lombardia – scrivono – assume ormai i connotati dalla tragedia e questo è ancor più evidente purtroppo nella nostra provincia di Bergamo che in questi giorni sta vedendo morire tanti uomini e donne e cancellare intere generazioni, senza nemmeno poter dare un degno saluto».
La conferenza stampa
Soddisfazione è stata manifestata dal Presidente della Regione Attilio Fontana e dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera per la risposta di 1500 medici all’appello di aiuto. Un dato dìfornito dal ministro Francesco Boccia. L’auspicio di Fontana e Gallera è che le figure rispondano ai profili in cui la Lombardia è più in sofferenza.