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Il video complottista che accusa gli americani: «Coronavirus: è stato il “pipistrello”»

22 Marzo 2020 - 19:54 David Puente
Una lunga serie di "coincidenze", alcune traballanti e bizzarre, che non dimostrano nulla

Il 18 marzo 2020 sul canale Youtube luogocomune2 è stato pubblicato un video dal titolo «Coronavirus: è stato il “pipistrello”» dove Massimo Mazzucco cerca di insinuare i suoi dubbi e le sue teorie sul coronavirus.

Il video di Mazzucco.

Massimo Mazzucco è noto per aver diffuso svariate teorie di complotto prive di fondamento come quelle sull’11 settembre, sull’allunaggio e per aver sostenuto Tullio Simoncini, il medico radiato dall’ordine e condannato per omicidio colposo ai danni di un giovane ragazzo e della sua famiglia truffata dal malfattore con una falsa cura anticancro con l’uso del bicarbonato.

Ebola ingegnerizzato

Nel video c’è una lunga introduzione per parlare di Ebola e per dare credibilità allo stesso autore del video mettendo in cattiva luce una virologa ospite al programma televisivo Matrix andato in onda nel 2014. In tutto circa quattro minuti di auto elogio a sostegno della sua «informazione alternativa contro il mainstream» per mettere sul tavolo della discussione l’accusa agli Stati Uniti di aver ingegnerizzato il virus dell’Ebola.

Le prove? Una lettera pubblicata sul sito liberiano Daily Observer a firma del fitopatologo Cyril E. Broderick. Non stiamo parlando di un virologo o immunologo, ma di una persona che si occupava dello studio e della cura delle malattie delle piante. La sua teoria? Creare e diffondere l’Ebola per poi vendere il vaccino, ma per renderlo attraente bisognava testarlo in Africa.

L’articolo del 2014 pubblicato sul sito di Cicap dove viene trattata la lettera di Broderick.

Broderick nella sua lettera non riporta alcuna prova fondante, fa solo delle supposizioni che potrebbero essere usate per un libro di fantascienza o per la trama di un film di Hollywood. La base delle sue opinioni sono altre teorie di cospirazione diffuse da tempo, come quella sull’AIDS. Come spesso accade, i teorici del complotto non portano mai prove – non è giornalismo – e invitano gli altri – i giornalisti ed esperti – a smentirle. Se vengono smentiti parte il classico contrattacco: «Siete disinformatori, venduti, non siete veri giornalisti».

Lo studio indiano ritrattato e smentito

Mazzucco non ha prove, parla solo di sospetti riguardo a una «manina americana» che abbia portato in Cina un virus ingegnerizzato. Una prova? Secondo il complottista c’è un fondamento portato avanti grazie a uno studio dell’Università di Nuova Delhi del 31 gennaio 2020 intitolato «Strane somiglianze di inserti unici nel coronavirus 19 di proteine di HIV». Mazzucco propone la visione di un video intitolato «Gli studi dell’università di Delhi» pubblicato il 10 marzo 2020 su Youtube e che spiegherebbe lo studio passo per passo, ma visto quanto è lungo propone una sintesi: «tracce evidenti di una manipolazione genetica».

Lo studio indiano mostrato nel video.

Mazzucco, come nei più classici dei complotti, racconta che lo studio sarebbe stato poi ritirato senza alcuna spiegazione e che risulterebbe «facile obbligare» un’Università a ritirare «qualunque cosa dia fastidio» e che potrebbero esserci state delle minacce contro gli autori. Per Mazzucco, insomma, il peer review non ha valenza se non conferma le proprie teorie e narrative. Lo studio è ancora online, consultabile liberamente da chiunque, eppure fino ad oggi nessuno «scienziato pazzo» lo ha ripreso e confermato.

Lo studio indiano bocciato e consultabile online.

Dopo le diverse dietrologie fornite da Mazzucco, lo stesso sostiene che non sia mai stata smentita. A parte il peer review che aveva etichettato come scarso il contenuto, era stato smentito da uno studio cinese pubblicato nel febbraio 2020 dal titolo «HIV-1 did not contribute to the 2019-nCoV genome».

Il prof. Francis Boyle

Per dare ancora credito alla sua narrativa, Massimo Mazzucco propone quelle del Prof. Francis Boyle, colui che avrebbe scritto la legge americana sull’utilizzo di armi biologiche. Non si tratterebbe, secondo il complottista, l’ultimo dei cretini e dunque andrebbe ascoltato e creduto quando nelle sue interviste sostiene che il coronavirus sia un prodotto di ingegneria genetica.

Francis Boyle intervistato dal sito cospirazionista americano InfoWars.

C’è un problema, perché Francis Boyle non è uno scienziato, ma un avvocato. Quali prove sono quelle che porta l’avvocato in aula? Nessuna, solo la sua opinione. A smentirle sono invece stati gli scienziati che hanno studiato il virus e di certo non in un’aula di tribunale.

Lo scrittore di fantascienza e complotti

Dall’avvocato americano ora Mazzucco passa al video «Pandemia Covid-19, Coincidenze Sbalorditive» di Roberto Quaglia, scrittore di libri di fantascienza e teorico di complotto sugli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 a New York. Perché? Perché riprende l’ipotesi della «manina americana» trovando come punto di ancoraggio per la narrativa complottista un’esercitazione militare avvenuta a Wuhan nell’ottobre del 2019.

Il video dello scrittore di fantascienza Roberto Quaglia.

Coincidenze, niente di più, nessuna prova a sostegno che ci possa essere un collegamento tra le due cose. Perché proprio un’esercitazione militare? Se si voleva diffondere qualcosa bastava un semplice turista, ma per i cospirazionisti c’è bisogno di una coincidenza per tentare di tenere a galla le loro narrative. Lo stesso Mazzucco sostiene che siano coincidenze e che non ci siano certezze, ma il passaggio sullo scrittore gli serve per un altro scopo: dopo la pubblicazione del video il libro «Il mito dell’11 settembre» di Quaglia sarebbe stato rimosso da Amazon.

Il libro di Roberto Quaglia, oggi bestseller su Amazon.

Se dovessimo seguire le coincidenze, come leggerebbe un complottista amante delle coincidenze dopo aver cercato «il mito dell 11 settembre» su Amazon trovandosi di fronte un libro intitolato proprio «11 Settembre 2011: dopo 10 anni il pubblico è vaccinato e si può dire la verità in tivù. Tanto la verità ormai lascia il tempo che trova». Risulta essere a oggi, 22 marzo 2020, il più venduto nella categoria sociologia di Amazon.

Amazon potrebbe aver rimosso l’altro libro perché avrebbe violato gli standard, è possibile, ma di libri di questo genere ce ne sono e come possiamo notare quello che in questo momento sta vendendo Quaglia non è caricato di recente, infatti troviamo recensioni del 2017:

Massimo Mazzucco, evidentemente, non ha controllato su Amazon la presunta «censura soft» che racconta nel video. Pensando come un teorico del complotto potrei domandare: il libro è diventato un bestseller su Amazon dopo aver accusato la presunta censura?

Le accuse dei cinesi agli USA

Passiamo ora ai due tweet di Lijian Zhao, portavoce del Ministro degli Esteri cinese, dove prende di mira gli Stati Uniti a seguito di alcune supposizioni. Insomma, rispetto all’avvocato americano abbiamo un uomo delle istituzioni che insinua qualcosa:

1/2 CDC Director Robert Redfield admitted some Americans who seemingly died from influenza were tested positive for novel #coronavirus in the posthumous diagnosis, during the House Oversight Committee Wednesday. #COVID19

2/2 CDC was caught on the spot. When did patient zero begin in US? How many people are infected? What are the names of the hospitals? It might be US army who brought the epidemic to Wuhan. Be transparent! Make public your data! US owe us an explanation!

Il portavoce prende spunto dal video pubblicato nel tweet dell’account Twitter del media cinese Global Times:

CDC director Robert Redfield admitted some Americans who seemingly died from influenza were tested positive for novel #coronavirus in the posthumous diagnosis, during the House Oversight Committee Wednesday. #COVID19

Insomma, secondo i tweet il direttore del CDC americano, Robert Redfield, avrebbe ammesso che alcuni americani tornati dall’evento militare in Cina del 2019 sarebbero risultati positivi per coronavirus a seguito di analisi post mortem. Mazzucco, nel suo video, ripropone l’intervento sottotitolandolo in inglese:

Harley Rouda: «Senza i kit per fare i test è possibile che coloro che sono stati colpiti dall’influenza possano [essere] stati erroneamente catalogati mentre in effetti avevano il Covid-19? Potremmo avere persone negli Stati Uniti che muoiono per ciò che sembra un’influenza mentre in realtà potrebbe essere il coronavirus Covid-19?»

Robert Redfield: «Alcuni casi effettivamente sono stati diagnosticati in quel modo negli USA oggi.»

Da questo video non si riscontra che ci possa essere stato un «trasporto» del virus dagli Stati Uniti alla Cina. La discussione, avvenuta presso il comitato di sorveglianza della Camera americana l’undici marzo 2020, riguarda i casi di persone decedute con problemi respiratori ai quali non era stato diagnosticato il Covid-19 in assenza di test:

During the House Oversight Committee discussion on the novel coronavirus response, the director of the US Centers for Disease Control and Prevention said some deaths from coronavirus have been discovered posthumously.  
Rep. Harley Rouda asked CDC director Dr. Robert Redfield if it’s possible that some flu patients may have been misdiagnosed and actually had coronavirus.
“The standard practice is the first thing you do is test for influenza, so if they had influenza they would be positive,” Redfield said.
Rouda then asked Redfield if they are doing posthumous testing.
Redfield said there has been “a surveillance system of deaths from pneumonia, that the CDC has; it’s not in every city, every state, every hospital.”
Rouda followed up and asked, “So we could have some people in the United States dying for what appears to be influenza when in fact it could be the coronavirus?”
The doctor replied that “some cases have actually been diagnosed that way in the United States today.” 

Dal giorno in cui la Cina ha dichiarato l’emergenza all’11 marzo 2020 è passato più di un mese e la gente viaggia, si sposta, molti americani si trovavano in Cina così come tanti italiani, tedeschi, francesi, inglesi e via dicendo. Non si parla, in questo caso, dell’evento militare a Wuhan.

I cinesi guardano i video di Quaglia?

Secondo Mazzucco ci sono due possibilità: o i cinesi guardano i video di Roberto Quaglia o c’è qualcosa che bolle in pentola. No, il portavoce cinese legge e condivide gli articoli di siti di teorie di complotto come Globalresearch.ca in lingua inglese.

Il sito è un concentrato di complottismo che parla di svariati temi, dal sostegno all’antivaccinismo alle fantomatiche scie chimiche.

La Johns Hopkins

A questo punto Mazzucco tira in ballo Event 201, la simulazione di pandemia mondiale organizzata nel 2019 dalla Johns Hopkins Center for Health Security (Mazzucco cita la Johns Hopkins University).

Mazzucco cita a questo punto un documento della Johns Hopkins dal titolo «Preparedness for a High-Impact Respiratory Pathogen Pandemic» pubblicato nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del settembre 2019. Il documento pone le condizioni che aveva trattato anche Bill Gates nel 2015, ossia la preparazione di un sistema di azione globale in caso di una epidemia o pandemia. Tra le cause di diffusione non escludono lo scenario di agenti patogeni trattati in laboratorio e questo basterebbe, secondo alcuni, a sostenere che il coronavirus potrebbe essere uno di questi.

Lo scenario, nel documento della Johns Hopkins, di un patogeno diffuso intenzionalmente.

Nello scenario si parla anche di eventuale «reload» e Mazzucco ripropone la teoria di complotto diffusa da Domenico Biscardi dove si vorrebbe vedere l’Italia colpita dal virus come punizione per aver fatto degli accordi economici con la Cina. Bisogna ricordarlo, ancora una volta, che questo virus è stato studiato dagli scienziati e la comunità scientifica esclude la creazione o manipolazione del virus in laboratorio.

La scommessa di Bridgewater

Tra le ultime carte da giocare c’è la scommessa del fondo di investimenti della Bridgewater sul crollo dei mercati nel 2020 fatta nel mese di novembre 2019.

Secondo Mazzucco qualcuno (quelli di Bridgewater) sarebbero rimasti calmi a vedere le azioni in borsa mentre in Italia e nel mondo ci teniamo tutti lontani come degli appestati. Avrebbero scommesso 1,5 miliardi di dollari, ottenendone circa 14 come riportato da Bloomberg in un articolo del 16 marzo 2020, ma questa «vincita» non si è rivelata sufficiente per far fronte al crollo delle azioni della stessa Bridgewater:

The wager hasn’t been enough to protect the firm’s main hedge fund from steep losses. Bridgewater’s Pure Alpha Fund II tumbled roughly 13% this month through March 12, worsening the decline this year to about 20% as the fund found itself on the wrong side of the market rout.

Le conclusioni di Mazzucco

Alla fine del video Mazzucco rilascia le sue conclusioni:

Ora, io non posso sostenere che sia questa per forza la spiegazione di tutto quello che sta succedendo. Io ho solo messo in fila una serie di elementi che portano ad una conclusione sensata. Se ce ne sono altre, cari giornalisti, ben vengano, fatevi avanti, ma smettetela per favore di raccontarci che questo virus ce lo ha portato il pipistrello, perché a questo punto non ci credono più nemmeno i bambini. A questo punto voi non offendete più nemmeno la nostra intelligenza nel raccontarci queste cose, offendete direttamente la vostra. Fate il vostro dovere, una volta tanto, cari giornalisti, provate a scavare un po’ più a fondo, provate a fare 2+2 e vedere se per caso fa 4. Così eh, lo dico solo per evitare casomai che situazioni del genere si ripetano in futuro. Dovrebbe essere anche il vostro interesse primario scavare fino in fondo, senza paura, in queste faccende.

Conclusioni

Il video pubblicato su Youtube da Mazzucco non è un’opera giornalistica, si tratta puramente di una teoria di complotto fantascientifica basata su sospetti, coincidenze e nessuna prova. Un contenuto adatto per un libro o un film di Hollywood, niente di più.

Una teoria di complotto che ha delle basi traballanti, dove vengono tirato in ballo avvocati e articoli bocciati dalla comunità scientifica, libri su Amazon di autori che continuano a vendere con buoni risultati sullo stesso tema, su spezzoni estrapolati di commissioni parlamentari collegati forzatamente a un discorso specifico.

Per sostenere le proprie teorie bisogna, infine, portare le prove provanti e non chiedere ad altri di smentirle. Non si può smentire il nulla, tale è e tale rimane.

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