Femminicidio nel Milanese, uccide la fidanzata con il fucile: «erano in isolamento per l’emergenza Coronavirus»

Lei avrebbe voluto interrompere la relazione, ma dopo la restrizione delle misure ha lasciato che l’uomo trascorresse l’isolamento nella sua abitazione

Un uomo di 47 anni ha ucciso la compagna con un colpo di fucile a pompa alla testa. L’episodio è avvenuto a Albignano, un paesino alle porte di Trucazzano, vicino Milano. Poi nella notte, intorno alle due, si è presentato alla caserma dei Carabinieri di Cassano d’Adda per confessare quanto aveva fatto.


Secondo quanto riportato, il movente sarebbe la gelosia. Il 47enne avrebbe sparato alla donna mentre dormiva. Il cadavere della donna, anche lei di 47 anni, era riverso sul letto, il fucile a pompa calibro 12 era sul posto. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, che cita fonti giudiziarie, i due si trovavano in isolamento “forzato” per l’emergenza Coronavirus. Lei avrebbe voluto interrompere la relazione, ma dopo la restrizione delle misure ha lasciato che l’uomo trascorresse la quarantena a casa sua nella provincia di Milano.


Solo ieri, 18 aprile, a Roma un altro uomo – anche lui di 47 anni – ha ripetutamente colpito la sua ex compagna, 37 anni, con un martello dopo averla aspettata nel box auto del condominio. Prima di darsi alla fuga, però, le ha portato via il pc portatile. La vittima è stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni, mentre l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rapina aggravata.

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