Fase 2, l’ipotesi di 2 metri tra i tavoli per bar e ristoranti: un coperto ogni 4 metri quadrati

In un documento tecnico di Inail e Comitato tecnico scientifico emergono le prime linee guida per la riapertura di bar e ristoranti a partire dal 18 maggio

La distanza tra i tavoli in bar e ristoranti che si preparano a riaprire dal prossimo 18 maggio non dovrà essere inferiore a 2 metri, con 4 metri quadrati riservati ad ogni cliente. La regola dovrebbe far parte delle linee guida previste per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, stabilite all’interno del documento prodotto da Inail e Comitato tecnico scientifico, sulle quale si confronteranno governo e presidenti di Regione nella videoconferenza prevista oggi 11 maggio.


Da giorni i governatori spingono per la riapertura di bar e ristoranti con regole chiare e meno penalizzati, oltre che delle attività per la persona, come parrucchieri ed estetisti. E c’è chi è già partito, come la provincia autonoma di Bolzano. Come anticipa il Corriere della Sera, nel «Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione», sarà stabilito un «limite di capienza predeterminato» per ogni singolo locale.


Ristoranti e bar avranno un numero chiuso di clienti da opera accogliere, dividendo la superficie del locale per quattro metri quadrati. Per le Regioni ci potrebbe essere però un margine di variazione da concedere agli esercenti, nel caso si permetta di usare misure di protezione come le barriere divisorie. Esclusa la possibilità di offrire servizio buffet.

Anche nei ristoranti e bar ovviamente non vengono meno le regole sul distanziamento sociale, che i gestori dovranno far rispettare disponendo le sedie «in maniera da garantire un distanziamento tra i clienti adeguato». Per contenere il rischio contagio, dovrà essere ridotto al minimo possibile l’uso di stoviglie e contenitori riutilizzabili, che andranno sanificati dopo ogni utilizzo, così come i tavoli a fine pasto.

Mascherine e autocertificazione per famiglie

Dettagli ancora da definire per quanto riguarda le famiglie che vorranno andare al ristorante, con la possibilità di autocertificare la parentela e permettere al ristoratore di concentrare in uno spazio più piccolo il tavolo famigliare. Fatto salvo per i clienti seduti al tavolo durante il pasto, l’uso delle mascherine resterà obbligatorio per camerieri, cassieri e cuochi. Per i clienti l’obbligo scatta mentre saranno in fila alla cassa o negli spostamenti all’interno del locale.

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